Sciopero, adesione record. All’ispettorato del lavoro si fermano in 80 su cento

I sindacati vanno dal prefetto e scrivono alla Meloni: “Troppe criticità al palo“. Tra le rivendicazioni il riallineamento degli stipendi e maggior autonomia.

Straordinaria adesione allo sciopero di ieri del personale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro di Lucca. Quasi l’80% ha incrociato le braccia per tutta la giornata lavorativa per lo sciopero proclamato da tutte le maggiori organizzazioni sindacali, tra cui FP Cgil, FP Cisl, UILPA, FLP, Confintesa FP, Confsal-UNSA e USB P.I. La decisione è stata presa in seguito al fallito tentativo di conciliazione dello stato di agitazione dei lavoratori, a cui nessun rappresentante del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha preso parte, e che non ha portato ad alcun tipo di impegno concreto da vertice politico del Ministero.

Sul banco ci sono infatti diverse questioni che ancora aspettano una risposta. Dal mancato riconoscimento degli arretrati della perequazione degli stipendi, all’aumento degli importi del FRD di Ente e del cd. Decreto Poletti. Ma anche il mancato riconoscimento dell’autonomia organizzativa e finanziaria dell’Ispettorato, l’assenza di risposte sulla possibilità di utilizzare i proventi derivanti dalle sanzioni nell’ambito della salute e la sicurezza del personale, il blocco delle progressioni orizzontali e il mancato avvio della contrattazione sul FRD 2022. Una rappresentanza di lavoratrici e lavoratori dell’Ispettorato di Lucca, a seguito del presidio che si è tenuto nel Cortile degli Svizzeri, è stata ricevuta, accompagnata dal Segretario Generale della Cgil Lucca, Fabrizio Simonetti, alla Segretaria Generale della Funzione Pubblica Cgil Lucca, Paola Freschi, dal Prefetto per affermare le ragioni che hanno portato sciopero e consegnare un comunicato indirizzato all’Onorevole Meloni.

“Il personale dell’Ispettorato nazionale del lavoro è stanco di dover continuare ad elemosinare i propri diritti - così la nota congiunta dei sindacati - a discapito dei proclami sulla sua valorizzazione che sono stati fatti. Lo sciopero è stato quindi doveroso per riuscire a riaffermarli con forza“. Nella lettera indirizzata al Capo del Governo, tramite il prefetto, le organizzazioni evidenziano le criticità, “problemi di funzionamento che impediscono all’Ispettorato di svolgere appieno la

sua funzione istituzionale: la tutela di lavoratrici e lavoratori e la vigilanza sulle irregolarità nel mondo del lavoro“.