REDAZIONE LUCCA

’Sciopero’ alla materna: "Classi rimescolate in modo improprio"

I genitori dei bambini di 5 anni della scuola di Nozzano chiedono garanzie di continuità: "Non accettiamo assurde prevaricazioni"

Assenti. Non per quarantena, motivo in questi tempi più ricorrente, ma per sciopero. Sono gli allievi di cinque anni della scuola materna di Nozzano, confusi per la soluzione adottata dalla scuola stessa, quella di creare dei nuovi gruppi classe rispetto allo scorso anno (e a quello prima). Se la novità, ovviamente, non tocca i più piccoli, appena approdati alla scuola e quindi alle prese comunque con una classe tutta nuova, per i più grandi, che hanno già compiuto un percorso di due anni, tutto ciò significa lasciare di colpo i compagni di ’sempre’.

“Si tratta di una proposta di riorganizzazione delle classi adottata dalla Dirigente Teresa Monacci che ha visto un rimescolamento dei bambini attraverso il passaggio da classi per gruppi di età, a classi miste, secondo lo stile Montessoriano – spiegano i genitori –. Questa scelta didattica è stata duramente contrastata dai genitori dei bambini di 5 anni, proprio per il momento che stiamo vivendo. I bambini si sono affacciati al nuovo anno scolastico alla ricerca delle certezze che la scuola può loro offrire: i loro compagni e le loro maestre seppure in una versione nuova profondamente mutata dalle normative Covid. L’alternativa rischiava di ledere i diritti dei bambini di inclusione e di continuità educativa e didattica, veri pilastri dell’istruzione scolastica". "I bambini infatti – spiegano le famiglie – si sarebbero ritrovati senza punti di riferimento, né amici del gruppo originale né la garanzia di avere le loro maestre tuttora presenti all’interno del plesso. La dirigente ha accolto la richiesta dei genitori dimostrando una lodevole propensione all’ascolto e alla collaborazione cercando di limitare il più possibile il disagio dei bambini i quali stavano soffrendo perché vedevano la nuova organizzazione come una sorta di punizione". Quindi allarme rientrato e bambini felici. O almeno così sembrava fino a che un gruppo di genitori di bambini più piccoli ha fatto ’muro’. Risultato: punto e a capo. "Da qui la decisione dei genitori dei bambini di 5 anni di scioperare, ovvero di non portare a scuola i figli a partire da oggi, fino alla decisione del nuovo assetto – informano le famiglie – . Lo sciopero viene fatto per garantire in forma cautelativa la libera scelta da parte della dirigente e del consiglio di istituto per non compromettere l’effettiva possibilità di un ritorno alla situazione pre-Covid fortemente richiesta dai genitori dei bambini di 5 anni e non creare nuovi gruppi che diventerebbero essi stessi nuove entità di rapporti tra i bambini, creando in loro solo confusione".

La nuova soluzione sarà studiata dalla dirigente e decisa dal consiglio di istituto convocato d’urgenza oggi stesso. Dopo la comunicazione ufficiale dell’organizzazione scelta le famiglie valuteranno il ritorno in aula per i bambini. "I genitori auspicano una scelta che non permetta la lesione dei diritti indispensabili dei bambini secondo le convenzioni internazionali – è l’appello – . Vogliamo tutelare i diritti dei nostri figli non accettando prevaricazioni immotivate ed illegittime, che al momento stanno solo mettendo a dura prova la serenità dei bambini".