REDAZIONE LUCCA

“Sciopero, un successo“. Grande distribuzione. I sindacati soddisfatti dell’adesione al 30%

Nel mirino c’è il rinnovo del contratto nazionale della categoria

“Sciopero, un successo“. Grande distribuzione. I sindacati soddisfatti dell’adesione al 30%

“Sciopero, un successo“. Grande distribuzione. I sindacati soddisfatti dell’adesione al 30%

Successo della mobilitazione indetta unitariamente sabato da Filcams Cgil Lucca, Fisascat Cisl Toscana Nord e Uiltucs Uil Area Lucca riguardo ai rinnovi dei CCNL della grande distribuzione. Nell’arco della mattinata i sindacati hanno registrato un’adesione di circa il 20-30 per cento sul territorio lucchese. “Un dato di grande soddisfazione per noi - sottolinea Simone Pialli per Fisascat Cisl Toscana Nord -. L’alta adesione allo sciopero è dovuta a un fatto indigeribile se solo si pensa che il settore del commercio e distribuzione si articola su quattro comparti e tre di questi hanno accolto il rinnovo del contratto alle stesse condizioni“.

“Le medesime condizioni che noi chiedevamo anche per quest’ultimo “tassello” che riguarda presente e futuro di tanti lavoratori anche nella nostra provincia. Ma Federdistribuzione non ci ha voluto sentire e di fatto ha dato vita a un attacco fortissimo ai lavoratori cercando di abbassare tutti i livelli di ingresso. I lavoratori si sentono presi in giro e anche nei due presidi di sabato, uno al Carrefour di Lucca l’altro all’Esselunga di Porcari, lo hanno efficacemente rappresentato”.

Dunque una mobilitazione a sigle unite scaturita dalla reticenza di Federdistribuzione a firmare un nuovo CCNL per il settore della Distribuzione Moderna Organizzata, nonostante l’ultimo rinnovo sia arrivato ormai 51 mesi fa, nel 2018, e solo dopo 45 mesi dalla firma del rinnovo del CCNL TDS Confcommercio, avvenuto nel 2015. Un ritardo che, per i dipendenti delle aziende rappresentate da Federdistribuzione, si tradusse in una secca perdita di potere di acquisto.

E la stessa situazione – sostengono i sindacati – rischia oggi di ripetersi in un contesto in cui, negli ultimi anni, si è verificato un aumento vertiginoso del costo della vita, legato ad un’inflazione galoppante. L’ultima trattativa condotta da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil è stata una lunga no stop, durata dalle 14.30 del 26 marzo e fino alle 8 del giorno seguente. “Le richieste di Federdistribuzione erano assurde, avrebbero significativamente sabotato diritti e garanzie attualmente presenti nel CCNL della distribuzione commerciale, conquistati al costo di sacrifici e lotte portate avanti negli ultimi decenni”, sottolineano i sindacati.