REDAZIONE LUCCA

Scontri fra ultras in autostrada. Il Viminale vieta la trasferte ai tifosi della Lucchese per 4 mesi

La decisione del Ministero dell’Interno riguarda anche i supporter del Perugia. Per la squadra rossonera quattro le trasferte senza il sostegno dei propri sostenitori, tra cui quelle di Pontedera e Arezzo.

La decisione del Ministero dell’Interno riguarda anche i supporter del Perugia. Per la squadra rossonera quattro le trasferte senza il sostegno dei propri sostenitori, tra cui quelle di Pontedera e Arezzo.

La decisione del Ministero dell’Interno riguarda anche i supporter del Perugia. Per la squadra rossonera quattro le trasferte senza il sostegno dei propri sostenitori, tra cui quelle di Pontedera e Arezzo.

Costano cari a tutta la tifoseria rossonera gli scontri di domenica scorsa in autostrada tra tifosi della Lucchese e quelli del Perugia. Ieri il Viminale ha preso la decisione di vietare per quattro mesi – quindi da qui alla fine del campionato, eventuali spareggi compresi – le trasferte ai tifosi della Lucchese e a quelli del Perugia. Lo specifico provvedimento disposto dal Ministero dell’Interno è la diretta conseguenza degli scontri di domenica scorsa fra le due opposte tifoserie nei pressi dell’area di servizio Versilia sulla A12.

La Lucchese non potrà dunque contare sull’appoggio dei propri tifosi in occasione della trasferte di Pescara di venerdì prossimo, Legnago (22 marzo), Pontedera (5 aprile) e Arezzo (21 aprile), più gli eventuali spareggi al termine della regular season.

I violenti scontri si erano verificati nel pomeriggio intorno alle 16, quando i due gruppi si sono incrociati nell’area dell’area di servizio in direzione Genova, poiché entrambe le tifoserie erano dirette in Liguria: la Lucchese perché impegnata contro il Sestri Levante, il Perugia con l’Entella Chiavari.

Circa 100 i tifosi coinvolti come parte attiva negli scontri che sono durati una decina di minuti con lancio anche di fumogeni. Era stata necessaria la chiusura parziale dell’autostrada per la rimozione di ciò che era rimasto sull’asfalto.

Nei giorni successivi, grazie alle indagini della Digos di Lucca sulle immagini riprese dalle telecamere dell’autogrill Versilia, si è arrivati a un arresto in flagranza differita eseguito dalla polizia di Perugia a carico di un uomo di 33 anni del capoluogo umbro ritenuto essere responsabile di rissa aggravata in concorso per aver aggredito un tifoso della Lucchese anche con l’utilizzo di un bastone. Inoltre, tre tifosi della Lucchese erano stati identificati e denunciati alla Procura della Repubblica di Lucca. Si tratta del tifoso 46enne che si era recato spontaneamente al pronto soccorso per le ferite riportate negli scontri e l’amico, 51enne, che lo ha accompagnato in ospedale; l’altro tifoso, invece, di 36 anni, è stato individuato grazie alla visione delle immagini riprese dai sistemi di video sorveglianza dell’area di servizio.

Mentre vanno avanti le attività investigative finalizzate all’identificazione degli altri tifosi coinvolti negli scontri, adesso arrivata la mazzata che chiude la possibilità ai tifosi delle Lucchese di seguire la propria squadra in trasferta da qui alla fine della stagione.