REDAZIONE LUCCA

Scontri in "A12" fra tifosi: 14 Daspo. Stangata a lucchesi e perugini

La Questura ha identificato un primo gruppo di ultras: niente stadio da un minimo di 3 fino a 7 anni

Da sinistra, il primo dirigente Virgilio Russo, dirigente della divisione Anticrimine, il questore Edgardo Giobbi, e il commissario capo Alessio Jaci, dirigente della Digos (foto Alcide)

Da sinistra, il primo dirigente Virgilio Russo, dirigente della divisione Anticrimine, il questore Edgardo Giobbi, e il commissario capo Alessio Jaci, dirigente della Digos (foto Alcide)

Linea dura della Questura per i violenti scontri fra tifosi della Lucchese e del Perugia avvenuti domenica 23 febbraio sull’autostrada A12, all’altezza dell’area di servizio "Versilia Est". Il questore Edgardo Giobbi ha infatti emesso 14 Daspo, nei confronti di 6 tifosi lucchesi e 8 tifosi perugini, di età compresa tra i 18 e i 64 anni. I provvedimenti, che partono da un minimo di 3 anni, in un caso sono stati disposti per 5 anni e in altri tre casi addirittura per 7.

A fare un primo provvisorio punto delle indagini, che peraltro proseguono per alcuni anche in ambito penale, è stato lo stesso questore Giobbi, affiancato dal primo dirigente Virgilio Russo, dirigente della divisione Anticrimine, e dal commissario capo Alessio Jaci, dirigente della Digos.

Sono le 16 del 23 febbraio scorso, quando le due tifoserie si scontrano intorno alle 16 in mezzo all’A12. Gli ultras lucchesi, diretti con sette minivan allo stadio di Sestri Levante, incrociano, sulla corsia che dall’area di servizio “Versilia Est” immette sulle corsie di marcia autostradale, un gruppo di ultras perugini, diretti allo stadio comunale di Chiavari. I perugini sono appostati sul retro dell’area di servizio con dieci minivan aspettando il momento propizio per l’agguato senza entrare nell’edificio dell’autogrill.

Dopo aver fermato all’improvviso i mezzi in piena autostrada, i due gruppi di ultras si scontrano per una decina di minuti, paralizzando il traffico e costringendo le pattuglie della Polizia Stradale ad intervenire per chiudere temporanea l’A12 in direzione nord, per evitare più che probabili investimenti e tamponamenti a catena. Qualche perugino addirittura camuffa parzialmente la targa con un nastro adesivo. Sono circa 60 rossoneri e 100 perugini. Quasi tutti indossano caschi, cappucci, passamontagna, occhiali da sole e brandiscono mazze, bastoni e catene, perfino spray al peperoncino. Un tifoso rossonero di 40 anni finisce in ospedale con la testa rotta da una spranga.

Le indagini della Digos lucchese, in concorso con quella di Perugia, stanno ora consentendo di ricostruire i fatti e le singole responsabilità. "Peccato – ha sottolineato il questore Giobbi – che il sistema di videosorveglianza dell’area di servizio Versilia Est sia davvero carente e obsoleto. Lo segnalerò anche alla società autostradale. Per fortuna la Polizia stradale ha effettuato subito foto e riprese video molto dettagliate, rivelatesi utilissime... Allo stadio Porta Elisa invece ci sono le nuove telecamere 4K messe dal Comune e infatti non succede più nulla all’interno...".

Al momento sono stati identificati e indagati, per i reati di rissa e interruzione di un servizio pubblico, aggravati dalla circostanza di aver commesso il fatto durante una trasferta a causa di manifestazioni sportive, 14 ultras sia lucchesi che perugini. Dei 14 daspati, 4 hanno anche l’obbligo di firma in Questura quando le rispettive squadre giocano sia in casa che fuori casa, poiché già colpiti da altri Daspo. I vari provvedimenti vanno da 3 a 7 anni, per un totale di 56 anni complessivamente.

La Questura di Lucca nel 2024 ha emanato 13 Daspo, a fronte dei 27 già emanati nel 2025. I tifosi lucchesi colpiti da Daspo a partire dal 2024 sono in tutto 32. "Numeri impressionanti – commenta il questore – se pensiamo alle dimensioni della città e al campionato che disputa la Lucchese. Tanto è vero che il Ministero degli Interni è arrivato a disporre per gli ultras rossoneri il divieto di trasferte per ben quattro mesi, play out compresi".

Paolo Pacini