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Scoperta a Lucca: Pitture murali inattese nel Tempietto del Civitali

Scoperta inaspettata nel tempietto del Civitali: una parete muraria con decorazione aniconica risalente al Medioevo. Indagini in corso per chiarirne caratteristiche e datazione.

Scoperta a Lucca: Pitture murali inattese nel Tempietto del Civitali

Fra le molte sorprese della campagna diagnostica e delle prime operazioni di restauro del Volto Santo una è emersa nel tempietto del Civitali durante le operazioni preliminari alla movimentazione del Volto Santo. Una scoperta veramente inattesa fatta al momento della rimozione del fondale di legno rivestito di stoffa che faceva da sfondo al Volto Santo.

Questa operazione ha rivelato la parete retrostante, costituita da una struttura muraria a conci lapidei, ben diversa dalle pareti marmoree del Civitali. Sulla parete di sfondo al Volto Santo è emersa "una pittura murale frammentaria, con un partito decorativo aniconico a losanghe, girali vegetali e ruote che fiancheggiano una croce color ocra. Si tratta di un assetto finora sconosciuto e inaspettato del tempietto e dell’allestimento del Volto Santo, che per caratteristiche formali e materiali pare precedente il sacello di Matteo Civitali edificato tra 1482 e 1484".

Così sono in corso indagini sulla muratura e sulle fondamenta che sono finalizzate a chiarirne caratteristiche e datazione. L’ipotesi è infatti la preesistenza della parete al tempietto del Civitali, e la sua verosimile appartenenza alla cappella medioevale, ricordata dai documenti e in parte raffigurata in una miniatura degli inizi del Trecento. La sua conservazione nella sistemazione quattrocentesca del venerato Crocifisso si può intendere come la “sacralizzazione” di un elemento che essendo stato a contatto con il Volto Santo era diventato esso stesso preziosa reliquia.

Le indagini, estese all’intero tempietto, e il recupero delle pitture murali, comprensivo dello studio di un sistema che ne consenta un’accessibilità almeno parziale una volta ricollocato il simulacro ligneo, saranno oggetto di un ampliamento del progetto per il Volto Santo, coordinato dai tecnici dell’Opificio delle pietre dure.