PAOLO PACINI
Cronaca

Scoperta la storia segreta del parroco partigiano Don Gino Bachini a Colognora

Un parroco alla guida di una banda partigiana segreta a Colognora nel 1944. Scoperta storica raccontata in un nuovo libro.

C’era un parroco alla guida di una banda partigiana segreta che operava di notte in tempo di guerra sulle colline di Pescaglia. E’ la singolare scoperta fatta dallo studioso Angelo Frati nella canonica di Colognora di Pescaglia, oggi sede del Museo del Castagno da lui diretto. Una scoperta inattesa che ha fatto conoscere uno spaccato di storia fissando interessanti retroscena di quanto avvenuto a Colognora durante la guerra, nel 1944.

"Insieme a mio cugino Roberto – racconta Angelo Frati – stavamo restaurando un armadio a muro. Nel rimuovere una tavola laterale ci siamo trovati di fronte a una cartella piena di documenti, che ci hanno fatto conoscere la personalità e il coraggio dell’allora parroco di Colognora, Don Gino Bachini, che si dedicò alla cura delle anime di quel paese, ma quando necessitava provvedeva anche alle necessità materiali".

"Ma ecco cosa conteneva quella cartella saltata fuori quel giorno. Dai documenti – spiega Angelo Frati – si scopre che lì era attiva una banda partigiana quasi a tutti sconosciuta al nome “Saundus“ e proprio il parroco ne era il capo. Don Gino Bachini aveva formato tre squadre che nottetempo facevano operazioni di disturbo e di sabotaggio alla linea gotica in costruzione, che passava proprio sopra Colognora. Ora raccontiamo questa storia in un libro realizzato grazie alla collaborazione con la professoressa Rita Camilla Mandoli per onorare e ricordare quel grande parroco e tutti quei paesani che componevano le squadre, uomini coraggiosi che hanno partecipato alla Resistenza, mettendo a rischio la loro vita".

Il libro dal titolo “Pastore e capobanda - Don Gino Bachini“ verrà presentato in anteprima nella sala dell’Arcivescovato venerdi 20 dicembre alle ore 17 alla presenza dell’arcivescovo Monsignor Paolo Giulietti e sarà introdotto da Don Rodolfo Rossi che dialogherà con gli autori Angelo Frati e Rita Camilla Mandoli. Quello che emerge da questa pubblicazione è uno scenario interessante, con tante sorprese e ricco di spunti di riflessione.

A partire dalla delusione dello stesso Don Gino che nel dopoguerra si lamentava di non essere stato equiparato agli altri partigiani combattenti. "I sacerdoti che hanno preso le armi in questa provincia – scriveva alle varie Commissioni – sono pochi, e io sono uno di questi pochi...". E sottolineava di essere stato "organizzatore, capo e principale finanziatore di questa formazione" e di "aver partecipato e diretto le azioni della Banda Saundus". Insomma una piccola grande storia segreta che torna alla luce con immagini e carteggi, grazie a questo libro.