REDAZIONE LUCCA

Scuola Media Massei di Mutigliano

Vicino a noi c’è un’importante e viva testimonianza del passaggio del maestro. Ecco la sua storia

All’interno della chiesa dei SS. Ippolito e Cassiano di Mutigliano si trova un antico organo, risalente al 1784, costruito dal famoso maestro artigiano Michelangelo Crudeli. Forse non tutti sanno che l’organo è stato suonato da Giacomo Puccini. Fin da ragazzo infatti il Maestro passava l’estate nella campagna di Mutigliano, mandato lì dalla madre come ospite del parroco don Cantoni con la speranza di mitigare il suo carattere vivace e ribelle.

A quel tempo Giacomo già studiava musica e spesso nei lunghi pomeriggi estivi si esercitava a suonare il nostro organo. Si dice che proprio in questi luoghi abbia trovato l’ispirazione per la composizione di alcune opere giovanili, tra cui Le Villi, ’opera-ballo in due attii su libretto di Ferdinando Fontana, composta nel secondo semestre del 1883 e rappresentata il 31 maggio 1884 al Teatro dal Verme di Milano.

Tuttavia la tranquillità di quelle lunghe giornate di certo non placò l’esuberanza del futuro Maestro, perché Giacomo era una vera peste; infatti con altri ragazzi della zona si divertiva a mettere in atto marachelle e scherzi di ogni tipo. Quando aveva tredici anni smontò un pedale dell’organo per rivenderlo e comprare con il ricavato le sigarette che, con la complicità degli amici, nascose all’interno delle canne di questo: chissà se ci sono ancora?!

Per non parlare di quando si divertì a calpestare i mattoni appena usciti dalla fornace, ma l’impronta dei suoi inconfondibili scarponcini da cittadino certamente provò la sua identità... E allora ci siamo chiesti: se Puccini fosse vivo, cosa direbbe di noi che abbiamo dimenticato l’organo che amava tanto suonare da ragazzo nelle sue estati spensierate? Infatti attualmente l’organo versa in terribili condizioni, e sapete perché? Perché non riporta la firma del Maestro e a differenza di altri esemplari nel territorio lucchese non è mai stato restaurato.

Grazie a un progetto di impresa cooperativa simulata, la nostra scuola è già da un anno impegnata per rimettere a nuovo lo strumento che non può essere suonato ed è stato dimenticato. È un dovere di tutti noi fare il possibile per tutelare un patrimonio artistico troppo spesso ignorato. Il Maestro sarebbe senza dubbio amareggiato vedendolo in questo stato. Però siamo sempre in tempo per recuperarlo e valorizzarlo e sentire nuovamente nell’aria del piccolo paese di Mutigliano le sue splendide note.