REDAZIONE LUCCA

Scuola non a tutti ma per tutti. L’istruzione nel mondo e i “nei“

I problemi di fronte ai quali la didattica si deve fare largo per arrivare veramente a tutti. SCUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO SAN MARTINO IN FREDDANA (PESCAGLIA).

Andare a scuola non è una cosa scontata, è un “dono”. La scuola non è uguale per tutti, ci sono posti nel mondo in cui è diversa da quella nostra. Noi siamo abituati a svegliarci la mattina per poi andare in macchina o in bici, ma per esempio in Africa i bambini si svegliano prima del sorgere del sole, perché in alcuni continenti ci sono pochissimi mezzi per portare i figli a scuola, quindi i genitori li mandano a piedi anche se sanno dei rischi che possono correre i loro figli, attraversando molti territori senza strade e pieni di pericoli e loro impiegano molto tempo ad arrivare.

Anche in parecchi altri Stati del mondo esistono bambini che non hanno il diritto all’istruzione, forse perché sono di famiglia povera o i genitori vogliono che vadano a lavoro per guadagnare qualcosa. Una delle cose più gravi è che in alcune zone la scuola è aperta solo ai ragazzi o alle persone ricche e questa cosa succede per esempio in Afghanistan e in Pakistan. Troppi pensano che le bambine debbano restare a casa per svolgere i lavori domestici, ma questa cosa non è giusta, perché le ragazze non sono inferiori ai ragazzi e hanno diritto all’istruzione. Una delle persone che ha combattuto molto per questo diritto alle bambine è Malala Yousafzai che nel 2014 ha ottenuto il Premio Nobel per la Pace. Un possibile rimedio a questa ingiustizia può essere il valore mondiale della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, in cui si dice che ad ogni individuo va garantita almeno l’istruzione primaria gratuita e i diritti hanno lo scopo di proteggere, mantenere l’unione tra le persone, dare loro delle possibilità di lavoro e di un futuro.

I diritti umani, riguardanti l’adolescenza, sono di sicuro tra i più messi in discussione, in quanto non sempre vengono rispettati in varie parti del mondo. Il tasso di analfabetismo cresce ogni anno e di conseguenza i problemi dei paesi piú poveri rendono l’apprendimento scolastico sempre più difficile. A parer nostro questo argomento non deve essere trascurato, perché si rischia un decadimento generale della società, anche della nostra. Non vogliamo un mondo dove domina l’ignoranza e di conseguenza è presente anche il problema dell’aumento delle guerre. Vorremmo un mondo pacifico, dove possiamo impegnarci attraverso il raggiungimento dei nostri obiettivi, divertendoci senza pericoli, seguendo le nostre passioni e idee. E l’istruzione diventa così anche un bellissimo strumento di pace a cui tutti i bambini e i ragazzi, di tutti i Paesi del mondo, devono poter accededere.