A cena... in trattore. Ecco la singolare iniziativa di un nutrito gruppo di agricoltori del Morianese: venerdì sera si sono ritrovati tutti insieme nella storica Osteria da Pio (è stata fondata nel 1901) a San Quirico di Moriano. Un modo per fare gruppo, per provare a coinvolgere le nuove generazioni nella cura e coltura del territorio la cui assenza viene pagata in termini di produzioni alimentari scadenti quando non insufficienti e in problematiche sempre più evidenti di rischi idrogeologici.
A tavola da Pio si sono presentati in una quarantina, la maggior parte con i propri mezzi con cui coltivano i terreni della zona. Tra colpi di clacson ed evviva sono stati parcheggiati proprio all’ingresso del locale offrendo uno spettacolo davvero inconsueto. I partecipanti sono arrivati da ogni frazione del Morianese, ma anche da qualche paese limitrofo per stare insieme, per cementare il rapporto che li lega per il tramite della terra. Giovani, meno giovani e qualche anziano: tutti con la passione dell’agricoltura. Una metà per hobby, l’altra metà per lavoro, perché da queste parti l’agricoltura è ancora fonte di sostentamento.
"Siamo una delle poche zone agricole rimaste in Lucchesia - spiega Paolo, uno di coloro che ha organizzato la serata - e se non si coinvolgono i giovani, è tutto destinato a finire, con i terreni abbandonati e i problemi che tutti sappiamo anche di carattere idrogeologico che derivano dall’abbandono della campagna. Fortunatamente, qualche giovane si avvicina all’agricoltura, ma ogni anno l’incuria dei terreni fa purtroppo passi in avanti. Perché a cena da Pio? Siamo della zona e qui il locale è una sorta di istituzione, occasioni come queste sono momenti importanti per non perdersi, per alimentare la nostra identità e la voglia di continuare a lavorare la terra".
La zona del Morianese è famosa prima di tutto per le pesche, note come “More di Moriano“, ma anche per la coltivazione di altri tipi di frutta e di verdure in cui sono impiegate parecchie famiglie. Settimanalmente, oltre agli agricoltori che vendono direttamente sul posto, alcuni di loro sono presenti nei mercati contadini del Foro Boario, di Marlia e di San Filippo.
Fabrizio Vincenti