Uno dei più grandi campioni della storia dello sport, Ayrton Senna, aveva parenti a Porcari. Le origini, da parte materna, sono del paesino famoso per la sua Torretta. La scoperta è arrivata dalle ricerche di Giampiero Della Nina, storico, scrittore apprezzatissimo per la precisione e per la documentazione rigorosa della ricostruzione delle tradizioni locali, ma anche per la bravura nel portare alla luce storie davvero speciali. Come questa. Il figlio Massimo, consigliere comunale del gruppo di minoranza "La Porcari che vogliamo", presenterà una mozione alla prossima seduta, proponendo varie possibili iniziative per il futuro: conferimento della cittadinanza onoraria per il pilota brasiliano, statua in piazza, intitolazione di una strada, gemellaggio con San Paolo, luogo di origine dell’asso del volante o altro. Si proverà anche a rintracciare il nipote Bruno Senna, anche lui pilota e la madre del fuoriclasse morto a Imola il primo maggio del 1994. "Il legame con l’Italia era notevole, perché i Senna arrivavano dalla Sicilia, dalla provincia di Agrigento - racconta Giampiero Della Nina -, ho ricostruito, attraverso gli archivi parrocchiali e ringrazio Don Americo Marsili per la collaborazione, il loro cammino. I Senna si sono uniti con i Di Santoro, il bisnonno di mia moglie, ad esempio, è fratello del bisnonno dell’ex campione del Mondo. Nel 1892 emigrò in Brasile Raffaele, figlio di Francesco Di Santoro e Maddalena Borelli. Nella Nazione sudamericana Raffaele si sposò con Maria Servilia, originaria di Porcari. La coppia ebbe diversi figli, fra cui Marcelina che si sposò con Joao Senna, figlio di Luigi Senna e di Maria Giovanna Magro, partiti da Siculiana, Agrigento. Dall’unione nasce, nel 1935, Neyde Joanna che si sposò con Milton Senna, i genitori di Ayrton".
Massimo Della Nina, consigliere comunale di opposizione, aggiunge: "La ricerca, data la necessità di andare a ricercare informazioni perse nel tempo e oltretutto complicata dal fatto di dover intrecciare notizie tra due Stati divisi da un oceano, si è rivelata molto difficile. L’asso carioca non è stato solo le tante corse vinte e i tre titoli mondiali, la sua leggenda trascende i seppur innegabili successi sportivi. Ancora oggi a quasi trent’anni dalla sua prematura scomparsa, nell’incidente in corsa a Imola, Ayrton è testimonial di valori che sono molto avvertiti dalla nostra gente. La passione per la vita, l’impegno nella professione e nello sport, la correttezza e la fede ne fanno un esempio anche per le nuove generazioni. Per tutte queste motivazioni, unite al prestigio di aver dato i natali ai bisnonni di un personaggio tanto illustre - conclude Massimo Della Nina - auspichiamo che la nostra amministrazione comunale raccolga il nostro invito ad una serie di iniziative che lo ricordino come merita". Massimo Stefanini