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L’impianto semaforico che regola il senso unico alternato sulla strada regionale 445 in Garfagnana in località Molinetto
Sono bastati pochi giorni dall’entrata in vigore del senso unico alternato sulla strada regionale 445 della Garfagnana, attivo da lunedì scorso in località Molinetto, per scatenare una buona dose di nervosismo e di proteste tra gli automobilisti in transito o meglio, fermi in coda ai semafori freschi di istallazione. Le opere di messa in sicurezza, seppure ritenute assolutamente necessarie alla luce delle verifiche effettuate sul fenomeno di cedimento della carreggiata che ha fatto emergere la presenza di alcune criticità ritenute un serio pericolo per la circolazione, vengono contestate dai più per la presunta mancanza di una vera politica di prevenzione territoriale che possa evitare i troppo frequenti interventi di ’rattoppi vari e quasi mai definitivi’, come spiega un automobilista fermo al semaforo, e i conseguenti disagi negli spostamenti giornalieri per i cittadini. In tanti sono anche molto scettici sui tempi di esecuzione dei lavori, memori di altre situazioni che si sono protratte oltre l’annunciato, con la preoccupazione che possano intervenire altri fattori, oltre quelli previsti nel progetto di messa in sicurezza, che possono fare dilatare i termini dei 30-45 giorni dichiarati in merito dal vicepresidente della Provincia di Lucca con delega alla viabilità della Garfagnana, Andrea Carrari.
Chiamata in causa anche la conclamata vetustà della viabilità in questione, che dovrebbe essere tenuta in seria considerazione e valutata in una modalità maggiormente approfondita e generale, con lo studio di valide alternative da mettere in campo. Previsti in futuro aumento, sulla base di queste interlocuzioni, gli interventi di somma urgenza e di emergenza, per questa via che rappresenta un fondamentale collegamento per tutta la Valle del Serchio, con tanto di presidio ospedaliero e unico Pronto Soccorso attivo di tutto il territorio.
Fiorella Corti