“Serve un grande progetto“. Olivati (Lucca Futura) propone una struttura nuova dedicata a Puccini

Il consigliere comunale è critico sulla proposta di intitolazione del Teatro del Giglio. "Potrebbe ospitare una rassegna permanente".

“Serve un grande progetto“. Olivati (Lucca Futura) propone una struttura nuova dedicata a Puccini

“Serve un grande progetto“. Olivati (Lucca Futura) propone una struttura nuova dedicata a Puccini

Continua a far discutere la proposta di intitolare anche a Giacomo Puccini il Teatro del Giglio, lanciata sulle colonne del nostro giornale dall’amministratore unico del Giglio, Giorgio Angelo Lazzarini.

Gabriele Olivati, presidente gruppo consiliare Lucca Futura, interviene per chiedere che al Maestro Puccini venga dedicato un grande progetto.

"Teniamo l’intitolazione a Giacomo Puccini – sottolinea Olivatin – per un vero teatro pucciniano, che lavori durante i mesi freddi, con una stagione complementare al Gran teatro all’aperto di Torre del Lago. Nel frattempo, potremmo limitarci intitolare a Puccini semplicemente una parte del Teatro del Giglio, come la Buca d’orchestra recentemente ristrutturata. Infatti tutti i commentatori che sono intervenuti in merito al cambio di denominazione, hanno premesso che alla base ci deve essere una progettualità di lungo periodo. Un vero e sostanziale cambiamento sarebbe infatti la nascita di una rassegna permanente di respiro internazionale, con la realizzazione di una nuova struttura che la ospiti".

"Il Giglio – prosegue il consigliere comunale Gabriele Olivati – dal 1985 ha il riconoscimento di “Teatro di Tradizione” poiché ha dimostrato di “aver dato particolare impulso alle locali tradizioni artistiche e musicali” (legge 800/1967). Si tratta però di una struttura relativamente piccola, pensata per la popolazione lucchese. Vista la sempre crescente rilevanza internazionale di Lucca, diventa quindi imprescindibile la realizzazione di una struttura per grandi eventi che attraggano pubblico da tutto il mondo. E quale migliore momento per, se non progettare, almeno pensare una struttura del genere, che il 2024, centenario della morte del Maestro?".

"Inoltre – aggiunge Olivati – , se è il marketing che ci interessa, il nome “Teatro del Giglio Giacomo Puccini” sarebbe strano, qualcuno dice addirittura cacofonico. All’interno dei 29 Teatri di tradizione riconosciuti dal Ministero dello Spettacolo, abbiamo molti esempi, ma nessuno di questo genere. I nomi di artisti famosi sono infatti stati aggiunti a diciture “anonime” come Teatro Sociale, Teatro Massimo, o Teatro Comunale".

"Il Giglio (1819) deve il suo nome a Maria Luisa di Borbone, l’ultima grande regnante di Lucca, a cui dobbiamo molti interventi. La duchessa ha regalato alla nostra città un teatro degno di una capitale, che ben prima della nascita di Puccini, era famoso in tutta Italia. Questa storia è un patrimonio: tra i teatri di tradizione appunto, chi aveva già un nome prestigioso, se lo è infatti tenuto ben stretto, come nel caso del Teatro Regio di Parma".

"In quest’ultima città – conclude Gabriele Olivati - è stato dedicato uno spazio musicale a Paganini: ma si tratta di un luogo nuovo, ovvero l’auditorium Paganini, ricavato da un edificio industriale su progetto di Renzo Piano. Ecco, di questo abbiamo bisogno: pensiamo in prospettiva, senza accontentarci di cambiamenti cosmetici, che davvero non fanno onore a una città piccola, ma che vuole pensare in grande".

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