
"E siamo a sei". Così il candidato sindaco del centrosinistra Francesco Raspini ha esordito nel presentare la sesta, e ultima in ordine di uscita pubblica, lista che lo appoggia in questa corsa alle amministrative. Il quadro dalla sua parte è quindi delineato a poco più di un mese dal voto e a chiudere il cerchio è appunto “Sinistra con - Sinistra civica ecologista“, svelata ieri al mercato del Carmine. E se per caso non dovesse bastare il nome a specificare il loro collocamento a fianco di Raspini, ci pensano i rappresentanti a renderlo più esplicito: "La sinistra a Lucca ha adesso una casa" affermano.
E con essa tutta una serie di valori atti a disegnarne l’identità, racchiusi all’interno del simbolo. "Civismo ed ecologismo, appunto, a sottolineare l’adesione all’associazione toscana rappresentata in giunta regionale dall’assessora Serena Spinelli, che ieri non è potuta venire, ma da qui a giugno arriverà - rassicura il presidente di “Sinistra con“ Enrico Cecchetti - Lo skyline di Lucca per evocare il contributo dato cinque anni fa a Tambellini e rinnovato oggi a Raspini". E poi la rosa, emblema delle quattro anime del Psi tra i candidati, racchiude i temi tradizionali per i socialisti: "diritti, scuola, diseguaglianze sociali, lavoro e cultura" - come specifica il segretario Psi Rossano Lenci. E infine il richiamo ai colori della pace e dei diritti, che non ha certo bisogno di spiegazioni. "Nel gruppo - specifica sempre Cecchetti - anche quattro “nuovi italiani“" bandiera della multiculturalità, così come l’età anagrafica e la professione dei singoli vogliono essere emblema di trasversalità. E non solo.
"Ci sono vecchie conoscenze della politica, ma anche volti nuovi - precisa Raspini, che non risparmia frecciatine agli avversari - nel nome di quel cambiamento chiamato in causa anche dall’altra parte, salvo poi rispolverare tanti ex dell’amministrazione Favilla". Sono in tutto 32 candidati, in perfetta parità di genere come ormai è consueto far notare, con due capilista (forse per lo stesso principio) entrambi “vecchie“ conoscenze di Palazzo Orsetti: l’assessora Valeria Giglioli e il consigliere Daniele Bianucci. "Abbiamo volutamente evitato di mettere nomi nel simbolo - spiega Bianucci - perché vogliamo essere un’esperienza collettiva, di tutti e di nessuno, senza personalismi". "Il nostro impegno sarà nel nome di una città fiera di schierarsi dalla parte dei fragili - aggiunge Giglioli - capace di pensare a soluzioni innovative per una crescita economica che vada di pari passo con la transizione ecologica".
Insieme a loro: Melissa Aglietti, Irene Barsocchi, Letizia Battaglia, Vincenzo Cinquini, Roberto De Luca, Maurizio Di Pietrantonio, Jimi Fantozzi, Lorenzo Filippi, Pablo Francesconi, Nicola Garbini, Valentina Ghimenti, Marina Iaccarino, Marwa Karakri, Mauro Magnani, Sabrina Mancini, Ivan Massei, Stefano Micheletti, Simone Nardi, Daouda Ndoye, Nora Orlandini, Laura Papetti, Maria Teresa Quilici, Caroline Rollier, Tudora Roman, Simona Romani, Massimo Rovai, Sara Rudi Bonotti, Michele Sarti Magi, Silvana Sechi e Giulio Sensi.
Teresa Scarcella