
Studenti a scuola (foto repertorio Ansa)
Lucca, 6 marzo 2023 - Anche quest’anno si celebra la Settimana Mondiale del Cervello, con il coinvolgimento di neuroscienziati, psicologi e altri professionisti del settore. Tanti gli eventi in programma, e la settimana della settimana mondiale si aprirà con una conferenza a Lucca.
Settimana Mondiale del Cervello
Tra il 13 e il 19 marzo, centocinquanta città italiane ospiteranno oltre trecento appuntamenti a tema cervello, organizzati da università, centri di ricerca, associazioni e cultori della materia. Quest’anno scende in campo anche l’Associazione Nazionale Insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (Ancri) con il suo “Delegato Nazionale Ancri alle Neuroscienze per il benessere delle future generazioni”, commendatore Pietro Pietrini, professore in Biochimica clinica e Biologia molecolare clinica, direttore dell’unità di ricerca MoMiLab, Scuola Imt Alti Studi Lucca. E lo fa in grande condividendo con la Scuola Imt Alti Studi Lucca la conferenza di apertura della settimana mondiale su “Cervello, adolescenza e benessere psicologico dei giovani” organizzata lunedì 13 marzo a Lucca dalle ore 17.15 nell’auditorium Cappella Guinigi Complesso di San Francesco in piazza San Francesco.
Malessere psicologico nei giovani, l’importanza dello sport
Dalla sofferenza psicologica all’abbandono scolastico precoce fino ai fenomeni delle baby vandali alle gang giovanili. Anche la sana pratica sportiva può contribuire a ridurre il malessere psicologico insito nei comportamenti dei minori protagonisti di atti di violenza, aggressioni, rissa, rapine. A livello internazionale l’evento è promosso da Dana Foundation e coordinata in Europa dalla European Dana Alliance for the Brain. In Italia è animato da Hafricah.NET, portale di divulgazione neuroscientifica e partner ufficiale della Dana Foundation, con il patrocinio del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi e di moltissime istituzioni pubbliche e private.
L’apertura dei lavori
I lavori – come tutti gli eventi istituzionali organizzati dall’Ancri – saranno aperti con l’Inno nazionale, intonato nella versione originale, come pensato da Goffredo Mameli e Michele Novaro, dal tenore Francesco Grollo, voce ufficiale dell'Ancri, delle Frecce Tricolori e di altre istituzioni. Seguiranno gli indirizzi di saluto del Rettore della Scuola Imt Rocco De Nicola, del Presidente Nazionale Ancri Tommaso Bove, del dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale di Lucca e Massa Carrara Donatella Buonriposi e del prefetto di Lucca Francesco Esposito.
Il dibattito
Entrando poi nel cuore del dibattito sul malessere psicologico che può insorgere nell’adolescenza, neuroscienziati e altri studiosi del cervello cercheranno di dare un contributo per tutelare i nostri ragazzi. Per le sinergie necessarie ad affrontare la complessità dei problemi psicologici giovanili, che oltre allo stato di sofferenza per l’individuo possono causare abbandoni scolastici e spesso condotte disfunzionali, con ricorso all’abuso di sostanze e alcool come pure l’adozione di veri e propri comportamenti antisociali, il presidente dell’Ancri Tommaso Bove ha delegato il Commendatore al Merito della Repubblica Neuroscienziato Pietro Pietrini ad occuparsi delle “Neuroscienze per il benessere delle future generazioni” in stretto raccordo con il prefetto Francesco Tagliente delegato ANCRI ai rapporti istituzionali, da anni impegnato a prevenire le varie forme di violenza giovanile. E sarà proprio il prof Pietro Pietrini, Professore in Biochimica clinica e Biologia molecolare clinica, Direttore dell’unità di ricerca MoMiLab, Scuola IMT, ad aprire gli interventi con una relazione su “Cervello, e adolescenza: un lungo viaggio nella tempesta?”.
Gli interventi
Interverrà poi Benedetto Vitiello, Professore in Neuropsichiatria infantile, Università di Torino e Direttore Neuropsichiatria infantile, Ospedale Regina Margherita di Torino sul tema “La sofferenza psichica nell’adolescenza: come riconoscerla e cosa fare”. Il Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Psichiatria e Psicofarmacologia, Irccs Fondazione Stella Maris, Pisa, Gabriele Masi si occuperà degli “indicatori di rischio in adolescenza e strategie di intervento” Infine, Federica Ruzzante, Dottoranda in Cognitive, Computational and Social Neurosciences, Scuola IMT affronterà il tema del “Disagio psicologico giovanile e abbandono scolastico. Un progetto per crescere e prevenire in collaborazione con il Neuroscience Lab di Intesa Sanpaolo Innovation Center presso Torino. I saluti conclusivi sono stati affidati al Cavaliere di Gran Croce Prefetto Francesco Tagliente, Delegato Nazionale Ancri alle Relazioni istituzionali e Presidente della Sezione romana dell’Associazione Nazionale Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia (Anaoai).
Lo sport contro bullismo e baby gang
Tagliente presenterà l’evento agli associati azzurri e olimpici che ha convocato a Roma la sera di venerdì 10 marzo al Circolo Funzionari della Polizia di Stato. È noto che lo sport fa bene alla salute e può aiutare a prevenire e a gestire anche i problemi di salute mentale. La locuzione latina “Mens sana in corpore sano” si riferisce anche alla stretta relazione tra benessere mentale e fisico. Un disturbo d’ansia o un disturbo depressivo, infatti possono compromettere anche le capacità di un giovane di svolgere le attività proprie dell’età, fino a inficiarne la carriera scolastica. Queste patologie sono superabili con adeguate strategie psicoterapeutiche e psicofarmacologiche. Inoltre, un sano impegno sportivo, con le buone pratiche educative che il praticare una disciplina sportiva comporta, possono avere un effetto benefico sul rafforzare l'equilibrio psico-fisico del giovane, trasmettendo al contempo i sani valori di condivisione e di rispetto dello sport. Tra le varie cause che contribuiscono al fenomeno delle bande giovanili rientrano anche i messaggi negativi di cattivi educatori, il disagio psichico, l’abbandono scolastico e la noia. Sicuramente lo sport favorisce la crescita della personalità e previene il disagio psicologico alle origini del bullismo. Il bullo infatti è una persona fragile, che rivela nella sua aggressività verso i compagni la sua interna fragilità.