LAURA SARTINI
Cronaca

“Siamo ancora qua...“. Striscioni al Paladini e chiamata in piazza il 24

Piove dentro le aule dei prefabbricati dove continuano i forti disagi. Gli studenti si organizzano con gli altri istituti superiori per un maxi corteo.

La protesta del Paladini-Civitali trova efficace sintesi negli striscioni comparsi ieri

La protesta del Paladini-Civitali trova efficace sintesi negli striscioni comparsi ieri

Classi colabrodo nei prefebbricati del Liceo Paladini-Civitali dove è ritornata l’acqua. Piove fuori e piove anche direttamente nelle aule dove i cestini per la carta diventano improvvisati secchi per evitare gli allagamenti a terra o sui banchi. Risultati con il “contagocce“ si potrebbe dire visto e considerato che gli studenti durante la lezione si sentono piovere in testa e che proprio a causa degli allagamenti alcune aule nei conteiner sono off limits, e una classe al giorno è costretta a restare a casa.

Dopo la denuncia di ieri sul nostro giornale gli studenti hanno appeso fuori dall’istituto – dal 2018 alloggiato nei prefabbricati accanto al Campo di Marte dove “Striscia“ ha già fatto due incursioni – eloquenti striscioni. Il “mitico“ Vasco anche qui calza a pennello: “Noi siamo ancora qua 2018-2025 (Eh già)“. Efficace sintesi anche nell’altro maxi striscione esposto da ieri mattina “I dimenticati dalla Provincia“. E ancora la sottolineatura sulle date : “2018-2025“. E ancora si prolunga l’attesa per il rientro nella sede “vera“, quella fatta finalmente di mattoni e, soprattutto, di un tetto: il complesso di via San Nicolao. Gli studenti del Paladini Civitali hanno chiesto un incontro con la Provincia ma intanto si organizzano per una prossima discesa in piazza. L’appuntamento – e non solo per loro ma per tutti gli istituti della provincia, sarà per lunedì 24 febbraio con raduno generale alle 9.45 a Porta Santa Maria (sulle Mura) e arrivo in piazza Napoleone, non casualmente davanti alla sede della Provincia.

“Non crolliamo come le nostre scuole“ è il titolo che i ragazzi hanno dato all’evento. “di fronte ai numerosi problemi strutturali presenti nelle scuole superiori del nostro territorio, ci sembra doveroso reclamare un cambiamento“, è riportato nel volantino che sarà diffuso. Ed ecco le richieste rivolte all’amministrazione provinciale. “Chiediamo che la Provincia venga gestita diversamente a partire dal ramo che si occupa (tra le altre cose) delle strutture scolastiche tramite il rilascio di una legge a livello regionale“.

Il primo punto è dunque la ricerca di una svolta strutturale a cui si aggiunge la richiesta che “la Provincia ritorni nelle condizioni pre-legge Delrio o che sia portata a termine la riforma iniziata da Renzi, che nelle attuali condizioni non è in grado di gestire le scuole superiori“. Una riforma attuata per metà rappresenta un hadicap che gli studenti non possono digerire. In ultimo, ma non per importanza, gli studenti chiedono “che lo Stato investa di più nelle scuole pubbliche rispetto a quelle private, contrariamente alla manovra di bilancio dle 2025“.

La campanella è suonata nell’ex convento di via San Nicolao solo per 7 classi dell’indirizzo moda, quando invece l’anno 2024-2025, stando all’ultimo annuncio della Provincia, doveva essere quello del rientro in sede per tutto l’istituto Paladini Civitali. Una fumata nera, l’ennesima, rimasta indigesta da parte degli studenti che devono anche fare i conti con disagi assurdi come l’acqua che piove nelle classi. Era già successo in passato, e più di una volta, anche di questo si era occupato il servizio di “Striscia“. La Provincia era intervenuta liberando dal fogliamo i punti di deflusso dell’acqua sul tetto. Ma oggi siamo di nuovo punto e a capo.

Laura Sartini