Il copione era rodato. Uno di loro, si spacciava per tecnico della Lottomatica. Con la scusa di controllare il sistema di pagamento Pos per capire se fosse compatibile con l’istallazione di una nuova apparecchiatura, entrava nel sistema telematico. Una volta ’dentro’, piazzava ricariche da 900 euro a botta, accreditandole su carte gestite dai complici. Dopodiché salutava e andava via ringraziando.
E’ questa la truffa in concorso, messa a segno nel 2017 ai danni del Bar Morino di viale Castracani. Dietro la fregatura c’erano due uomini e una donna, tutti originari di Roma, che il 4 ottobre 2017 avevano portato a casa quasi 2.900 euro con questo escamotage. I titolari del bar però si erano accorti in tempo della truffa.
La loro denuncia ha fatto scattare le indagini della Procura di Lucca che ha identificato e chiesto la citazione diretta a giudizio di fronte al tribunale monocratico per truffa in concorso. La prima seduta del processo si è tenuta ieri di fronte al giudice Alessandro Dal Torrione. Il terzetto, una volta dentro il sistema telematico del bar, era riuscito a far partire tre ricariche da 950 euro l’una, due delle quali versate su carte intestate ai due complici.
Il terzetto, se giudicato colpevole, rischia una pena fino a tre anni, oltre a una maxi multa superiore ai mille euro.
cla.cap