PAOLO PACINI
Cronaca

"A Lucca l’acqua è poca e il 'tubone' la porterà via"

L’allarme di Liano Picchi, ex presidente della commissione subsidenza della Piana. “Ben 450 litri al secondo dal Serchio a Prato“

Un’immagine del fiume Serchio scattata ieri a Monte San Quirico (foto Alcide)

Lucca, 17 luglio 2022 - Clima rovente per l’afa, ma anche per le polemiche collegate alla siccità. "Il Serchio è in allarme rosso – attacca Liano Picchi, ex presidente della commissione subsidenza della Piana – e come se non ci fossero problemi sono partiti i lavori nella Piana per la realizzazione del tubone per portare l’acqua da Lucca a Pistoia e Prato: 450 litri ogni secondo verranno sottratti al Serchio e donati a una Spa che ringrazierà, incrementando enormemente il suo fatturato e i suoi utili".

"Quest’anno – sottolinea Liano Picchi – è sicuramente un’annata particolarmente difficile, ma che segue una tendenza ormai già assodata negli ultimi anni e destinata ad incrementarsi per una crisi climatica universalmente accettata. Già da anni mi ero opposto a questa infrastruttura e già precisavo in interventi in consiglio comunale a Capannori e sulla stampa. Avevo detto che i danni che questo smisurato prelievo comporterà al bacino idrico lucchese si capiranno nel tempo".

"Inizialmente si era opposta anche l’Autorità di bacino del Serchio nelle osservazioni al progetto, che ovviamente la Regione ha respinto. Oltretutto la realizzazione dell’opera ha visto i costi lievitare a dismisura e provoca, come già si comincia a vedere, un enorme sventramento di parte del comune di Capannori, con disagi che dureranno anni a carico di residenti, negozi e aziende. Strade interrotte, traffico caos che si riverserà sull’incongrua viabilità limitrofa, compreso il territorio e la circonvallazione di Lucca. Si cerca di distrarre l’attenzione e di far digerire gli enormi disagi mettendo in evidenza l’intervento parallelo per realizzare la fognatura (il cui percorso in un tratto coincide con quella del tubone), ma lo sventramento ha come motivo prioritario e di interesse quello di portare l’acqua del Serchio fino a Prato Firenze".

"Probabilmente si gioca sul fatto che una volta aperto lo scavo anche per altre motivazioni, il cittadino non vada a documentarsi di quali tubi vengano posti dentro. Già due anni or sono l’amministratore delegato di Publiacqua dava per certa la realizzazione di questo tubone sotterraneo, che con una condotta di circa 50 km, avrebbe portato l’acqua dall’impianto di casa del lupo a Porcari fino a Pistoia e Prato. La cosa che ancora di più stride è che si prelevano le acque del Serchio non tanto per una necessità vitale del distretto pistoiese fiorentino, ma ritenuto più economico utilizzare l’acqua del Serchio (evidentemente di qualità migliore) rispetto a potabilizzare quella dell’Arno".

"In parole povere – prosegue Picchi – il paradosso è che gli sforzi in termini economici e ambientali dei lucchesi per mantenere l’acqua del Serchio pulita finisce per ritorcersi contro, incentivando i fiorentini a non disinquinare l’Arno, che sicuramente avrebbe una portata di gran lunga superiore. Il tutto con grande interesse di Acque SPA che fa business e con la compiacenza dell’autorità idrica Toscana che già nel 2015, nel quadro finale delle infrastrutture del piano d’Ambito, ha inserito anche l’intero tratto da ponte a moriano a Firenze. Ho presentato a suo tempo un’osservazione a cui non ho ricevuto risposta".

"Qui si fa sospendere addirittura l’innacquatura degli orti, con danni alle magre economie degli abitanti e dei coltivatori e contemporaneamente per una questione di puro business, a danno della lucchesia senza che questa ne tragga alcune beneficio, anzi, con impoverimento della nostra falda che non riesce a ricaricarsi se il letto del Serchio è in secca, senza che alcuni degli amministratori interessati si sia posto il problema, si dà il via al cantiere".