GIULIA PRETE
Cronaca

Sindacati e aziende alleate. Subito nuove opportunità per chi subisce molestie

Primo bilancio più che positivo per il protocollo sottoscritto un anno fa. L’obiettivo è consentire alle vittime di denunciare liberamente l’accaduto. sul luogo di lavoro senza temere di perdere la propria fonte di reddito .

Primo bilancio più che positivo per il protocollo sottoscritto un anno fa. L’obiettivo è consentire alle vittime di denunciare liberamente l’accaduto. sul luogo di lavoro senza temere di perdere la propria fonte di reddito .

Primo bilancio più che positivo per il protocollo sottoscritto un anno fa. L’obiettivo è consentire alle vittime di denunciare liberamente l’accaduto. sul luogo di lavoro senza temere di perdere la propria fonte di reddito .

LUCCAUn ambiente di lavoro più attento e sicuro con campagne di sensibilizzazione contro la violenza di genere, corsi di formazione, sportelli dedicati – con iter rapidi e riservati – e molto altro. Ha soffiato la sua prima candelina il protocollo a sostegno delle vittime di violenza sottoscritto, proprio lo scorso anno in occasione dell’8 marzo, dalle sigle sindacali e dalle aziende del territorio. Una piaga, quella delle molestie e delle violenze, che le donne purtroppo devono subire anche sul proprio luogo di lavoro. E dopo aver ricevuto numerose segnalazioni, più o meno a cadenza mensile, i sindacati si sono convinti che servisse uno strumento concreto in grado di intervenire in tempi rapidi per combattere anche questa problematica che, come si può immaginare, si porta dietro anche una lunga lista di complicazioni. E quest’anno, la ricorrenza dell’8 marzo è stata una preziosa occasione per fare il punto sull’efficacia di questo protocollo.

Nel suo primo anno di vita, sono tanti, infatti, i benefici che sono stati registrati: primo tra tutti l’adesione di altre aziende del territorio, che oggi sono ben otto. Tra queste la Cromology Italia, Essity Italy, Essity PLD Italy, Kedrion, Lucart, Sofidel, SoGeSi e Wepa Italia. Tanti anche i nuovi strumenti che le aziende hanno messo in campo per combattere questa piaga. Tra le note liete, anche il fatto che in questo anno non sono stati segnalati particolari casi di violenza. Scopo del protocollo, sottoscritto – ricordiamo – da Filctem CGIL Lucca, Femca CISL Toscananord, Uiltec UIL Toscananord, Confindustria Toscana Nord e la Consigliera di parità della Provincia di Lucca, Katiuscia Maggini, è la promozione, attraverso la contrattazione di secondo livello, di azioni di sensibilizzazione, informazione, prevenzione e tutela sul tema della violenza di genere.

Prevista anche l’attivazione di un sistema integrato di misure che garantiscano protezione e sostegno efficaci. Ma la misura più innovativa è, senza dubbio, l’introduzione fra le imprese aderenti di un sistema che garantisca alle vittime di violenza una proposta di reinserimento lavorativo in un’altra azienda, in modo che queste possano affrancarsi dal luogo teatro della violenza e denunciare liberamente l’accaduto, senza temere di perdere la propria fonte di reddito. Presenti all’incontro Fabrizio Moretti di Confindustria, Katiuscia Maggini, consigliera PO della Provincia, Franco Galeotti, segretario Filctem Cgil, Giacomo Saisi (Uiltec Uil Toscana nord), e alcuni rappresentanti delle aziende che hanno aderito al protocollo. Collegato all’incontro da remoto anche Andrea Satti, segretario Femca Cisl Toscana nord.

"Mi auguro che presto non ci sia più bisogno di sottoscrivere protocolli come questo – ha commentato Moretti –. Un problema culturale sul quale c’è ancora molto da fare. Il protocollo purtroppo è solo una goccia in un grande mare di problemi". "Purtroppo ci sono ancora numerosi buchi neri nella normativa – ha aggiunto Galeotti –. Oggi però la situazione è migliorata e questo significa che il protocollo sta dando i suoi frutti. Mi auguro che strumenti come questo vengano diffusi sempre di più".

Giulia Prete