
Lo dicevano da tempo e, alla fine, sono riusciti nell’intento. Grazie a una “battaglia” dell’Anci, a seguito della recente approvazione da parte del Parlamento della legge di bilancio, i sindaci vedranno crescere considerevolmente la propria indennità di funzione mensile. Tutto questo andrà a regime nel 2024 e già da quest’anno scatterà il primo incremento stipendiale.
Ma vediamo nel dettaglio. L’aumento dell’indennità di funzione, è stata parametrata in proporzione alla popolazione e sulla base di quanto percepisce il presidente della Regione, che la legge fissa a 13mila e 800 euro lordi al mese (Giani ne percepisce 13mila100). A seguire, anche le indennità di funzione appannaggio di vicesindaco, assessore e presidente del consiglio comunale, vedranno un adeguamento alle indennità dei corrispondenti sindaci. Prendiamo ad esempio due Comuni della Piana: Lucca e Capannori, che rispecchiano una varietà di popolazione che rientra nella tabella adottata dalla legge di bilancio. Le cifre che qui proporremo, sono naturalmente da intendersi lorde.
Il sindaco del Comune di Lucca (fascia di popolazione fino a 100mila abitanti e comune capoluogo), città che rientra nell’aumento del 70% rispetto a quanto prende il presidente della Regione, vede oggi un’indennità di funzione mensile di 4mila 369 euro lordi. Con il nuovo ricalcolo, nel 2024 andrà a prendere 9mila 100 euro mensili. Nella fattispecie, aumenterà del 21,28% nell’anno in corso, del 32,17 nel 2023 e nel 2024 andrà a regime. Il sindaco del Comune di Capannori (fascia di popolazione superiore a 50mila abitanti ma non capoluogo), territorio soggetto a un aumento del 45% rispetto all’emolumento del presidente regionale, attualmente intasca al lordo 3mila 114 euro mensili: l’aumento sarà di 2mila 736 euro a regime nel 2024, con un’indennità finale di 5mila 850 euro. Per un Comune come Altopascio (popolazione da 10.001 a 30mila abitanti), l’incremento sarà del 30% rispetto alla cifra del presidente di regione, mentre Porcari (fascia di popolazione da 5001 a 10mila abitanti), vedrà un aumento dell’indennità di funzione del 29%. Per i Comuni più piccoli, sono previsti aumenti pari al 22% per popolazione da 3001 a 5mila abitanti e del 16% con popolazione fino a 3mila abitanti.
C’è da dire che l’iniziativa perorata da Anci e approvata dal Parlamento, tiene conto degli oneri cui sono sottoposti i sindaci e gli assessori: ma se questo è vero per i piccoli Comuni, dove sovente è il primo cittadino che non dispone di una struttura dirigenziale ad assumere responsabilità gravose, lo è certamente meno per un sindaco di una città metropolitana che gode di una struttura amministrativa ben fornita.
Maurizio Guccione