"Sindaco e vice avevano promesso lo stop in caso di partenza dei lavori, sono arrivate le ruspe, adesso mantengano le promesse". Così il gruppo di opposizione “La Porcari che vogliamo“ sull’impianto fotovoltaico in località Forabosco, nell’area dell’ex Fornace.
"Possibile che l’amministrazione Fornaciari non sapesse che l’impresa agricola si fosse aggiudicata all’asta uno dei lotti e a quale scopo? Perché poi il Comune, una volta ricevuto il primo progetto dell’impianto ad aprile 2023, non lo ha immediatamente rigettato ed ha atteso ben otto mesi prima di farlo? Con queste due premesse viene da pensare - dichiara la minoranza - che la società si sia sentita quanto mento incoraggiata ad andare avanti. Anche perché, è solamente dopo che gli abitanti della zona sono insorti che la giunta è stata costretta a correre ai ripari, assicurando al paese che avrebbe impedito con ogni mezzo la realizzazione dell’impianto. Come era prevedibile, la ditta ha vinto il ricorso al TAR contro il Comune. Eppure, sindaco e vicesindaco, nei mesi scorsi, hanno continuato a dare rassicurazioni, anche in risposta alle nostre sollecitazioni, sul fatto che avevano gli strumenti per fermare l’installazione. Visto l’arrivo nell’area degli escavatori, evidentemente così non è stato".
"Ora aspettiamo - incalzano i consiglieri - che Fornaciari mantenga le promesse fatte a noi in Consiglio comunale e ai porcaresi. Altrimenti dobbiamo concludere che, dopo quanto accaduto per Salanetti, vi sia difficoltà a difendere il proprio territorio da attacchi esterni. Dopo Salanetti anche i pannelli nella zona collinare. Abbiamo perso il conto delle brutte figure".
Fin qui l’opposizione. Della vicenda si continuerà sicuramente a parlare nelle prossime settimane.
Ma. Ste.