
Lucia Pacini e Sabrina Cattaneo;. in alto Matilde Luchi (foto Alcide)
Nasce da un lungo lavoro di collaborazione, dalla competenza e dalla passione per la musica e per il cinema il docufilm “Sing ciak: voci, musica e parole“. Frutto dell’impegno congiunto dell’associazione QuattroquArti (laboratorio musicale e teatrale) e dell’associazione L’Amore non conta i cromosomi, è un progetto di inclusione che ha coinvolto 20 insegnanti e 60 allievi di età compresa tra i 5 e i 65 anni – oltre 4mila ore di arrangiamento – per dimostrare come la musica, il teatro e il cinema possano dare vita a un’opera preziosa e innovativa dal punto di vista culturale e sociale.
Realizzata in collaborazione con associazione Experia, Usl Nord-Ovest di Lucca e con la sala di registrazione La Tana del Lupo, l’iniziativa è stata presentata ieri in San Micheletto dal direttore artistico di QuattroquArti, Lucia Pacini, dal presidente dell’associazione L’Amore non conta i cromosomi, Sabrina Cattaneo, assieme a Matilde Luchi, psicoterapeuta e musicista del progetto (USL Nordovest).
Alla presentazione hanno preso parte anche la direttrice della Fondazione per la Coesione Sociale, Donatella Turri, e l’assessore del Comune di Lucca Simona Testaferrata. In sala c’erano il presidente dell’associazione QuattroquArti, Giorgio Cesari, e la presidente della Fondazione per la Coesione Sociale, Lucia Puliti. Era presente, inoltre, Carla Nolledi, responsabile del settore della formazione e dell’educazione musicale per l’Associazione Musicale Lucchese. I gruppi – perchè un vero lavoro di gruppo è stato, come ha sottolineato la psicologa Luchi – hanno lavorato sulla recitazione, doppiaggio, canto e strumenti musicali proponendo alla fine una nuova versione delle avventure dele celebre koala Buster Moon.
L’elemento distintivo di questo docufilm di animazione – che sarà proiettato all’Astra il 28 marzo alle 21 – risiede nel suo forte valore inclusivo: ragazzi con sindrome di Down e con disabilità hanno lavorato fianco a fianco con gli allievi della scuola QuattroquArti, seguiti dagli insegnanti, in un percorso di musica d’insieme. Nei due anni di lavoro – come ha spiegato Lucia Pacini – il progetto ha incluso la palestra vocale in cui, supportati da una psicoterapeuta musicista e una logopedista, i ragazzi hanno lavorato sulla consapevolezza corporea, sulla propria voce e sull’interpretazione emotiva. E l’emozione c’è tutta.
Laura Sartini