REDAZIONE LUCCA

Società, i play-out complicano l’eventuale cessione

Lucchese: in vista ora due gare difficili con Arezzo e Torres. In vista del girone di ritorno servono pochi, ma mirati rinforzi

Società, i play-out complicano l’eventuale cessione

Lucchese: in vista ora due gare difficili con Arezzo e Torres. In vista del girone di ritorno servono pochi, ma mirati rinforzi

Con la squadra che ha imboccato una brutta china, entrando di fatto in zona play-out dopo la sconfitta di Pesaro e con le ultime due gare del girone di andata particolarmente complicate (Arezzo in casa e Torres in trasferta), potrebbe complicarsi l’eventuale cessione della Lucchese, almeno che il Gruppo Bulgarella non decida di andare avanti fino alla fine alla stagione. Ma sotto questo aspetto non ci sono, al momento, novità, rispetto alle ultime esternazioni societarie della settimana scorsa che avevano parlato di un eventuale passaggio di mano, solo dietro un acquirente serio e solido economicamente. Si sa soltanto che eventuali trattative vengono gestite a Pisa da parte dei professionisti del Gruppo.

E’ abbastanza evidente che una Lucchese invischiata nella lotta per evitare i play-out, diventa molto meno "appetibile". Di qui la necessità che l’attuale gruppo dirigente trovi in tempi rapidi un nuovo acquirente (sembra essere ancora in piedi l’interesse da parte di una "cordata" toscana) oppure decida di intervenire sull’ormai prossimo mercato invernale, con pochi, ma mirati acquisti di un certo spessore per la categoria, a fronte magari di 5-6 cessioni di quei giocatori che per un verso o per l’altro non sono funzionali al gioco della squadra, non offrono, in parole più semplici, delle garanzie.

E’ ovvio che ad occuparsi del mercato di riparazione sarà il neo d.g. Conte, che si è fatto già una prima idea sul valore della squadra e sulle sue carenze, dal momento che era presente a Pesaro. Non conoscendo come lavora, non sappiamo se lo stesso Conte si consulterà, per così dire, sia con il diesse Ferrarese che con l’allenatore Gorgone, oppure se deciderà di muoversi in modo autonomo, sfruttando eventuali conoscenze che si è fatto nel mondo del calcio, non dopo aver avuto l’autorizzazione a fare certe operazioni da parte della società. Fino a ieri la strategia era chiara: prima sfoltire l’organico con i giocatori che non servono e poi portare dentro 3-4 elementi in grado di alzare l’asticella della squadra sia dal punto di vista tecnico che agonistico.

Va da sé che saranno le dinamiche di mercato (domanda/offerta) a decidere chi parte e chi arriva, ricordando che tutti gli attuali giocatori della "rosa", ad eccezione di Quirini, Saporiti ed Antoni, hanno un contratto biennale. Il compito che attende il d.g. Conte si annuncia quanto mai delicato. E mentre nella stanza dei "bottoni" rossonera, si lavora, sia pure sottotraccia, per stabilire strategia e risorse per potenziare la squadra sul mercato di gennaio, per questo pomeriggio a Saltocchio è prevista la ripresa della preparazione in vista del derby casalingo di lunedì prossimo contro l’Arezzo.

Da valutare le condizioni di Sabbione e Catanese, perché non crediamo che saranno a disposizione Giacchino e Fedato. Lo sapremo meglio dopo il "report" settimanale.

Emiliano Pellegrini