REDAZIONE LUCCA

Sofidel aiuta l’Emilia Romagna Con il marchio Regina dona 150mila rotoli agli sfollati

A distribuirli saranno la Protezione Civile e la Croce Rossa Italiana Comitato di Bologna . E’ la fornitura per un mese di carta igienica e da cucina a chi ha subito i danni dell’alluvione.

Sofidel, tra i leader mondiali nella la produzione di carta per uso igienico e domestico, noto in particolare in Italia e in Europa per il marchio Regina, ha deciso di donare propri prodotti alla Protezione Civile e alla Croce Rossa Italiana Comitato di Bologna che stanno operando in aiuto alle popolazioni colpite dall’alluvione in Emilia-Romagna. Saranno queste associazioni a distribuire il materiale in base alle necessità. Per quanto riguarda la Protezione Civile, l’operazione avverrà attraverso la Fondazione Banco Alimentare Emilia Romagna Onlus, coinvolte la sede di Imola e il magazzino di Parma. Per la Croce Rossa Italiana, farà riferimento il magazzino del corpo militare volontario di Bologna. La donazione consiste in circa 150 mila rotoli tra carta igienica e carta da cucina a marchio Regina, ovvero la quantità necessaria per un mese per le persone che risultano attualmente sfollate, in base ai dati forniti dalla Protezione Civile.

Un modo, per Sofidel e per i suoi dipendenti, per manifestare vicinanza e solidarietà in un momento tanto difficile alle persone colpite dalla calamità. Gruppo Sofidel con sede a Porcari è appunto uno dei leader mondiali nella produzione di carta per uso igienico e domestico. Fondato nel 1966, il Gruppo è presente in 13 Paesi – Italia, Spagna, Regno Unito, Irlanda, Francia, Belgio, Germania, Svezia, Polonia, Ungheria, Grecia, Romania e Stati Uniti – con oltre 6.500 dipendenti, un fatturato consolidato netto di 2.801 milioni di euro (2022) e una capacità produttiva di oltre un milione di tonnellate annue (1.440.000 tonnellate nel 2022). “Regina” è il suo brand più noto. Gli obiettivi Sofidel di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra al 2030 sono stati riconosciuti da Science Based Targets initiative (SBTi) in linea con i livelli richiesti per limitare il riscaldamento globale ben al di sotto i 2°C, secondo quanto richiesto dall’Accordo di Parigi.