
Sogesi, scioperi in vista Flessibilità tiene banco "Trattamento inammissibile"
Sciopero sulla flessibilità alla lavanderia Sogesi, Servizi Integrati per la sanità e per l’industria a Rughi, Porcari. Da lunedì 7 agosto è prevista l’astensione dal lavoro oltre l’orario contrattuale. Massimiliano Bindocci, Uiltec Nord Toscana, ha inviato all’azienda una nota in cui spiega la situazione: "Se ci sono problemi di organizzazione, certamente non devono essere pagati dai dipendenti, poiché lavorare oltre le 40 ore in un periodo così caldo è inammissibile, ne va della salute e della sicurezza delle persone – aggiunge Bindocci – quindi proclamiamo da lunedì 7 agosto il blocco e l’astensione dalle ore della flessibilità obbligatoria, con l’obiettivo di salvaguardare i diritti dei dipendenti e per ribadire la necessità di modifiche organizzative. Invitiamo a programmare in modo più efficace – chiosa il sindacalista – magari introducendo figure come i capi reparto, attingendo agli addetti con esperienza e professionalità, ricorrendo allo straordinario solo su base volontaria".
Non c’è dubbio che la flessibilità rappresenti una delle più importanti conquiste perché permette di conciliare le esigenze personali del dipendente con quelle produttive dell’azienda. Nell’ambito del Ccnl applicato, si prevedono fasce orarie ben precise ma non quelle canoniche. E in ogni caso senza dimenticare che il tetto massimo non può essere maggiore di 40 ore settimanali, 48 con gli straordinari. Poi abbiamo le leggi 2023 in vigore sul riposo, secondo cui è d’obbligo una sospensione di almeno 11 ore consecutive ogni 24. Flessibilità in entrata ed in uscita: l’azienda, in base alla contrattazione collettiva o agli accordi interni, fissa una fascia oraria entro la quale poter arrivare al lavoro e tornare a casa, purché venga rispettato il minimo giornaliero stabilito. C’è l’orario concentrato: il dipendente lavora 8 ore senza la pausa pranzo in modo da poter uscire in anticipo.
Ad esempio, se il suo orario è dalle 6 alle 15 con un’ora di pausa, può iniziare alle 6, non fare la pausa e uscire alle 14; la compresenza: prevede delle fasce in cui i dipendenti sono tenuti ad essere in azienda ma con la possibilità di stabilire in modo autonomo l’orario d’entrata e di uscita; il lavoro ad isole: in questo caso i dipendenti che svolgono la stessa attività possono organizzarsi in modo autonomo, garantendo la continuità del servizio.
Massimo Stefanini