Sold out per Del Debbio “Perché io son di Lucca“

L'evento a Villa Bottini con la presentazione del libro di Paolo Del Debbio ha registrato il tutto esaurito, con l'approfondimento del programma di Forza Italia e il successo dell'intervista condotta da Deborah Bergamini. Del Debbio ha parlato dei valori di Berlusconi, delle alleanze politiche e delle sue esperienze giornalistiche, ricevendo un'accoglienza calorosa a Lucca.

Tutto esaurito domenica a Villa Bottini all’evento organizzato dal coordinamento provinciale di Forza Italia per la presentazione del libro di Paolo Del Debbio “In nome della libertà“, che esplora con profondità il programma del partito da 1994 ad oggi, evidenziando la sua attualità e rilevanza nel contesto contemporaneo.

E la città ha riservato al giornalista un’accoglienza davvero calorosa, decretando il grande successo dell’intervista condotta dall’onorevole Deborah Bergamini, vicesegretario nazionale di Forza Italia. Tanti i temi affrontati: dalla politica attuale a quella del futuro, in vista dell’appuntamento con le elezioni Europee. Del Debbio si è soffermato sui valori che hanno guidato la sua discesa in campo di Silvio Berlusconi, esplorando anche le alleanze e le strategie adottate nel corso dei decenni. E non si è sottratto a giudizi sui partiti e i loro programmi, raccontando anche aneddoti sia sulla sua vita che sull’attività lavorativa, che lo ha portato ad essere uno dei giornalisti più importanti in Italia. A introdurre l’appuntamento è stato il segretario provinciale azzurro Carlo Bigongiari, mentre tra i presenti c’erano Alessandro Cattaneo, responsabile nazionale dei Dipartimenti di Forza Italia, il sindaco Mario Pardini, l’assessore Remo Santini, i consiglieri comunali e i candidati sindaco sostenuti da Forza Italia.

Ma Del Debbio ha simpaticamente ricordato anche il suo essere tenacemente lucchese. “Mi è capitato di trattare di baby gang nella mia trasmissione su Rete 4, e ho ricevuto pesanti minacce – ha detto – . Ma loro mica sapevano che io sono nato a Sant’Anna. I primi nomadi erano lì, venivano al nostro bar con una certa arroganza. Ma trovammo il modo di fargli capire che il rispetto ci deve essere“. E poi ancora. “Lucca oggi la frquento poco, ci vengo d’estate per scrivere il libro dell’anno dopo, ma chiunque incontro mi parla bene di questa giunta comunale che ha destato la città dal sonno tambelliniano - ha dichiarato Del Debbio – . E oggi mi piacciono le facce dei vostri candidati, e mi fa piacere perchè Lucca non si merita dei mercenari“.

E poi il ricordo del Cavaliere, che compare sulla copertina del suo libro. “Lui non c’è più ma le sue idee, lo vediamo qui oggi, vanno avanti. Per una sorta di fascinazione alcune importanti riforme da lui volute come la separazione delle carriere in magistratura e il cuneo fiscale, iniziano a prendere corpo oggi“. Poi la folla intorno per i selfie e per le firme sul libro. C’erano anche gli “amici di S.Anna“ .

Laura Sartini