LUCCA
Quasi due milioni di euro: ecco l’ammontare che la Regione Toscana ha deciso di erogare per il 2024 a favore musei ed ecomusei di rilevanza regionale e sistemi museali. Le risorse sono state assegnate tramite due diversi bandi. A 109 enti tra musei ed ecomusei andranno 1,2 milioni, mentre a 26 sistemi museali territoriali e tematici, andranno 500.000 euro. Ulteriori 250 mila euro sono stati inoltre liquidati ai sistemi museali a conclusione delle attività del bando precedente, relativo al 2023 ma con scadenza delle attività a marzo 2024.
Tra essi, anche realtà del territorio lucchese, a cominciare dal Sistema museale della Provincia di Lucca- Fondazione Paolo Cresci a cui sono andati 30.926 euro a cui vanno aggiunti 11.276 euro per il Museo Paolo Cresci per la storia dell’emigrazione italiana a Lucca. Al Parco Nazionale della Pace Sant’Anna di Stazzema sono finiti invece 23.732 euro. Tra i 109 musei di rilevanza regionale sono solo una decina quella della nostra provincia: la Domus romana di Lucca ha avuto un contributo di 12.644 euro, il Museo del Carnevale - Fondazione Carnevale di Viareggio a Viareggio, di 12.427 euro,il Museo botanico Cesare Bicchi e Orto botanico di Lucca di 11.949 euro, il Puccini Museum Casa Natale - Fondazione Giacomo Puccini a Lucca di 1.465 euro. E ancora: alla Gamc Lorenzo Viani a Viareggio, è toccato un contributo di 11.055 euro, mentre alla Villa Museo Giacomo Puccini a Viareggio sono andati 10.937 euro; altri 9.643 euro sono finiti al Museo italiano dell’Immaginario Folklorico a Piazza al Serchio e 9.329 al Museo pucciniano Celle di Pescaglia.
"Grazie al sostegno della Regione – dice il presidente della Toscana Eugenio Giani – i 109 musei che hanno ottenuto o rinnovato la qualifica triennale di ‘ente di rilevanza regionale’ potranno svolgere più serenamente le proprie attività ordinarie e sviluppare ulteriormente l’offerta culturale. Invece nei sistemi museali il contributo ha finalità più specifiche e serve per realizzare specifici progetti, in particolare per alzare gli standard dell’offerta, migliorare la fruizione da parte dei visitatori, aumentare il coinvolgimento della della comunità, valorizzare i patrimoni conservati, sviluppare la didattica e la mediazione culturale verso l’utenza, perché è sempre più importante l’inclusività, anche attraverso l’aggiornamento professionale degli operatori e le infrastrutture tecnologica".