REDAZIONE LUCCA

Sono 21 i minori accolti nei percorsi di protezione

Il Centro Antiviolenza Luna presenta i numeri dell’attività nel 2023

Sono passati 327 giorni dall’inizio del 2023 e sono 322 le donne che, durante il corso dell’anno, sono state accolte dal Centro Antiviolenza Luna: all’incirca una donna al giorno. Le forme di violenza denunciate sono varie, partono da quella psicologica e fisica, le più frequenti, per finire a quella economica - in aumento - sessuale, episodi di stalking e molestia. Il Centro Antiviolenza Luna è l’unico sulla piana di Lucca e, ormai da 25 anni, offre assistenza e i suoi servizi di sostegno a moltissime donne vittime di violenza, tra cui il supporto psicologico, le consulenze legali, il contatto con i servizi sociali e con le forze dell’ordine quando è necessario e, nei casi più difficili, accogliendo le vittime in case rifugio, spesso accompagnate dai figli. Sono infatti 21 i minori che, nel corso del 2023, sono stati accolti nei percorsi di protezione offerti dal Centro Antiviolenza, mentre sono 103 le richieste di ingresso in casa rifugio ricevute da gennaio ad oggi. Dai dati registrati fino al mese di novembre si riscontra che nel 2023 sono in aumento le segnalazioni di violenza da parte della fascia giovanile, ossia quella relativa alle giovani donne dai 18 ai 29 anni: un dato che fa pensare e che fa riflettere su quanto sia importante l’educazione al rispetto e al contrasto alla violenza a partire dalla più giovane età, partendo proprio dalle scuole. Quella dell’educazione è un’altra delle prerogative principali portate avanti dal Centro Antiviolenza Luna, attivo ormai dal 2010 nelle diverse scuole del territorio con incontri di formazione e sensibilizzazione sul tema rivolti agli studenti delle più diverse età. Da inizio anno sono state infatti coinvolte ben 40 classi di diverse scuole del territorio lucchese, sia delle elementari che delle medie e superiori, con l’obiettivo di sviluppare la competenza emotiva e sensibilizzare sugli stereotipi di genere. Nelle scuole primarie e secondarie di primo grado vengono portati avanti incontri volti a educare e sviluppare il riconoscimento e l’espressione delle emozioni, con attenzione alla gestione della rabbia e sensibilizzando sugli stereotipi. Mentre, nelle scuole secondarie di secondo grado si portano avanti momenti di sensibilizzazione sugli stereotipi di genere e di comunicazione assertiva nelle relazioni.

G. A.