MASSIMO STEFANINI
Cronaca

Sta bene il calciatore dell’Academy. Ma resta ricoverato in osservazione

Il 23enne si è sentito male in campo nella sfida con il Borgo a Buggiano. I medici hanno disposto altri esami

Nella foto d’archivio un’ambulanza in campo per i soccorsi a un calciatore

Nella foto d’archivio un’ambulanza in campo per i soccorsi a un calciatore

Ha riconosciuto parenti ed amici, è vigile, i parametri clinici sono buoni. Sta meglio Michele Berruti, il calciatore di 23 anni che domenica scorsa, allo stadio di Altopascio, durante la partita di Seconda Categoria tra l’Academy Altopascio e il Borgo a Buggiano, ha accusato un malore ed è stato trasportato in codice rosso al Pronto Soccorso dell’ospedale di Lucca, dove si trova ancora in osservazione. È sottoposto ad una serie di scrupolosi controlli e verifiche per scoprire la causa di questo problema. "Appena possibile lo andremo a trovare, la priorità adesso è la sua salute, è necessario che svolga tutti gli esami in maniera approfondita – spiega il dirigente della società altopascese Alessandro Vannucci, – bisogna individuare il motivo di quello che è accaduto. Tra l’altro, per maggiore sicurezza, abbiamo chiesto anche agli avversari, ai giocatori del Borgo se si ricordassero di contrasti su palloni aerei e che magari noi dirigenti dell’Academy non avevamo notato. Ma anche loro affermano che nulla di traumatico è avvenuto. Gli accertamenti strumentali daranno sicuramente ulteriori informazioni".

Michele Berruti ha svolto tutta la trafila nel settore giovanile del Tau, poi ha militato nel Lammari e adesso, per la terza stagione consecutiva, gioca nell’Academy. Abita a Tassignano, nel Comune di Capannori. Suo zio Andrea ha indossato la maglia della Lucchese e dello stesso Tau a fine anni Novanta del precedente secolo.

Notevole l’apprensione e la preoccupazione nel momento in cui il giovane è apparso confuso. Tutto è filato liscio fino al 35’ del secondo tempo. La gara stava volgendo ormai verso l’epilogo. L’attaccante sembra un pizzico avulso dal gioco. Ma nessuno ci fa caso, perché succede che alcuni atleti siano stanchi all’approssimarsi del 90’. Si tratta di ragazzi giovani ma che quasi sempre svolgono altri mestieri durante la settimana. Ma che comunque sono controllati, anche se giocano nei dilettanti. All’improvviso, però, si capisce che qualcosa non quadra. Il giovane si avvicina con fatica alla sua panchina. I compagni di squadra pensano che voglia bere acqua o ricevere disposizioni tattiche. E invece il ventitreenne appare in stato confusionale. I componenti della panchina si sono agitati molto. Si vedeva infatti che Michele non stava bene. Da qui il cambio, (è uscito con le sue gambe), la chiamata alla centrale operativa del 118, la corsa in ambulanza al San Luca. Il monitoraggio dei medici stabilirà l’esatta origine del malessere.

Massimo Stefanini