“Stop alla patente a punti in edilizia“. Confartigianato scrive al ministro

Favilla (direttore): “E’ l’ennesimo balzello burocratico sulle spalle degli imprenditori edili, che duplica oneri economici e adempimenti amministrativi rispetto a quelli già esistenti. Va bloccato subito“.

“Stop alla patente a punti in edilizia“. Confartigianato scrive al ministro

“Stop alla patente a punti in edilizia“. Confartigianato scrive al ministro

“Sulla scia dell’emotività dell’incidente di Firenze il governo ha rispolverato l’annosa questione relativa all’istituzione della “patente a punti”, definitivamente abbandonata dai governi precedenti e che speravamo di non vedere più all’ordine del giorno – afferma Roberto Favilla, Direttore di Confartigianato Imprese Lucca –. E’ stata fatta molta demagogia sul fatto che in quel cantiere ci fossero 60 ditte di cui circa la metà fossero lavoratori autonomi o ditte individuali. Si è cercato l’errore, stigmatizzando che ve ne fossero di irregolari ma la realtà è che è crollata una trave in cemento armato da cui nessuno avrebbe potuto difendersi“. “Mi sento, pertanto, di esprimere, nei confronti di chi vuole introdurre la “patente a punti”, un parere fortemente negativo in merito – così Favilla –, perché tale provvedimento, oltre ad essere particolarmente oneroso, risulta alquanto discriminatorio per le imprese artigiane e per i lavoratori autonomi delle costruzioni e, sinceramente, di dubbia efficacia. Si tratta dell’ennesimo balzello burocratico sulle spalle degli imprenditori edili, che duplica oneri economici e adempimenti amministrativi rispetto a quelli già esistenti“.

“Il meccanismo con il quale vengono attribuiti e tolti i punti della patente penalizza le piccole imprese nei confronti di quelle più strutturate in possesso della Soa (Società Organismo di

Attestazione necessaria per partecipare ai grandi appalti pubblici) che hanno minori penalizzazioni in caso di incidenti sul lavoro, come se tale attestazione fosse una magica protezione contro gli infortuni“. “Il Governo – prosegue Favilla – prevede che la patente a punti entrerà in vigore a partire dal prossimo ottobre ma riteniamo inopportuno introdurre un nuovo sistema di controllo in quanto il Testo Unico sulla sicurezza del lavoro (D.L. 81/2008) contiene già le norme per garantire e per punire le violazioni“.

“La ratio della norma pare essere, meramente, quella di spazzare via dal mercato gli operatori

economici da noi rappresentati – afferma il presidente di Confartigianato –, specialmente in questo momento congiunturale così negativo per il settore edile e per le micro, piccole e medie imprese in particolare. Confartigianato non può permettere tutto questo. E’già partita una lettera al Ministro Giovannini“.