REDAZIONE LUCCA

Strada Ducale, nuove polemiche: "Continua ad essere pericolosa"

Scatta la protesta: "Siamo cittadini di serie B le istituzioni non ci tutelano" .

Il consigliere comunale di opposizione Claudio Gemignani sulla strada Ducale

Il consigliere comunale di opposizione Claudio Gemignani sulla strada Ducale

Si torna a parlare della strada Ducale. "Dopo oltre un mese dalla scrittura della lettera/denuncia in cui si sottolineava lo stato indecente in cui tale storica strada attualmente versa, la situazione non è assolutamente cambiata". Questo lo affermano i cittadini Anna Maria Togneri, presidente del "Comitato della Strada Ducale", Giorgio Cassettari, segretario dello stesso Comitato, Vitalina Fiori, dell’omonima Azienda Agricola, Marcella Landi, del Ristorante Il Nido dell’Aquila, Mary Lardieri, gestore del Rifugio Casentini – La Caserma, e Claudio Gemignani, consigliere comunale di opposizione a Bagni di Lucca. "Denunciamo il fatto - aggiungono - che, a oltre un mese dall’invio di questa nostra lettera, era il 23 ottobre scorso, nessuno, in particolar modo il sindaco di Bagni di Lucca e presidente dell’Unione dei Comuni Paolo Michelini e il presidente della Provincia Marcello Pierucci, ci abbia risposto. Una mancanza che riteniamo molto grave, in quanto denota la totale assenza di attenzione verso la montagna e chi ci vive, nonostante i molteplici disagi. Ancora di più, oggi, ci sentiamo cittadini di serie B, dove le istituzioni che dovrebbero tutelarci non ci considerano".

"Resta molto deludente, in questa fase - concludono - , il silenzio del sindaco di Bagni di Lucca Michelini, del neo presidente provinciale Pierucci, del presidente della Regione Giani, che poco tempo fa è stato a Ponte a Gaio, ma si è ben guardato di arrivare, e nessuno dei nostri locali amministratori lo ha accompagnato, fino al Rifugio Casentini/La Caserma e a Passo a Giovo. Ringraziamo chi si è adoperato per cercare una soluzione a questa situazione incresciosa, in particolare il vice Questore Aggiunto per averci ricevuto ed ascoltato. A questo punto, con la speranza di essere ascoltati anche dalle autorità locali, attendiamo di essere convocati, anche se, come stanno le cose, ci è rimasta poca fiducia".

Marco Nicoli