REDAZIONE LUCCA

Strade e piazze prendono il nome delle donne

L’iniziativa con le scuole per omaggiare le figure femminili importanti per il territorio. Saranno i ragazzi a scegliere a chi dedicare gli spazi

L’elenco di nomi emergerà dalle ricerche degli studenti delle scuole capannoresi. Il Comune intende lanciare una toponomastica al femminile, intitolando vie e strade o piazze alle donne del capoluogo della Piana che si sono messe particolarmente in evidenza nel corso della loro vita.

Alcuni esempi possiamo già farli, come Santa Gemma Galgani, ma potrebbero essere papabili anche Maria Pia Bertolucci, molto presente nel volontariato o Clotilde Nardini che salvò dallo sterminio nazista una famiglia di ebrei, tra cui due bambini, sulle colline di Capannori. Ma, come detto, saranno i ragazzi e gli insegnanti a scegliere. Infatti il progetto è promosso dall’amministrazione civica e dalla Commissione Pari Opportunità in collaborazione con i quattro Istituti Comprensivi del territorio che prenderà il via nei prossimi giorni e coinvolgerà una decina di classi. L’intitolazione sarà effettuata in occasione del Bicentenario del Municipio, celebrato nel 2023.

L’iniziativa è stata presentata con una conferenza stampa alla quale hanno partecipato l’assessore ai Diritti, Serena Frediani; la presidente della Commissione Pari Opportunità Alice Pani; Maria Grazia Anatra presidente di “Woman to be“ e tra le fondatrici dell’associazione “Toponomastica femminile“; i dirigenti scolastici Ester Fagni (Istituto Comprensivo Capannori), Gioia Giuliani (Istituto Comprensivo Camigliano), Maria Rosa Capelli (Istituto Comprensivo San Leonardo in Treponzio), Nicola Preziuso (Istituto Comprensivo Lammari-Marlia) insieme ai docenti Sara Fisicaro (Lammari), Elena Barbuti e Francesca Cappucci (Capannori), Davide Papini, Eleonora Petracchi e Silvia Prosperi (Camigliano).

Questo originale percorso culturale prenderà le mosse dalla lettura in classe di un testo di Maria Grazia Anatra intitolato “Una strada per Rita“ che darà lo spunto agli studenti per dare avvio a ricerche sulle donne che hanno avuto un ruolo importante a Capannori, attraverso, ad esempio, interviste ai nonni, o alle donne del proprio paese e ricerche d’archivio. Gli spazi dedicati alle donne sono davvero pochi, anche a livello nazionale. Secondo una ricerca effettuata dall’associazione ‘Toponomastica femminile’ ogni 100 vie e piazze dedicate a uomini poco più di sette sono intitolate a protagoniste femminili, di cui il 50-60% è rappresentato da madonne, sante e martiri.

Massimo Stefanini