Ha resistito poco più di due anni quel lenzuolo appeso, simbolo della protesta di Via Salicchi e non solo. Poi qualcuno, la notte scorsa, lo ha strappato via. Forse una ragazzata oppure, sono portati a credere i comitati cittadini, perchè infastidito da quella maxi scritta “Menesini-Baccelli Pinocchio“. “A meno che non si sia risentito Pinocchio stesso – scherza Piero Andreucci di “Sto sul Serchio“ – non è difficile pensare che quello striscione cominciasse a pesare a qualcuno, che guarda caso ha lasciato appesi al muro di via Salicchi gli altri cartelli. Il nostro intento era quello di toglierlo non appena inaugurato il nuovo ponte. A questo punto, invece, ne metteremo un altro“.
Il messaggio da lanciare sul nuovo striscione che sostituirà “Menesini Baccelli Pinocchio“ è in corso di studio. “Valuteremo con attenzione la concretezza degli annunci circa la nuova viabilità che stanno arrivando in queste ore – sottolinea Roberto Baroni di “Sto sul Serchio“ –. Non ne possiamo più di rinvii per le rotonde e per la viabilità, per gli assi viari e asse suburbano dovevano già essere avviati i cantieri da quel dì. Il “Pinocchio“ richiamato nell’esplicito messaggio del lenzuolo che è stato strappato da qualcuno a cui evidentemente non è piaciuto, si riferiva proprio a questo: alla selva di annunci che si sono rincorsi negli anni senza mai produrre niente di fatto“. “Anche il nuovo ponte, opera comunque strategicamente essenziale – sottolinea Andreucci – rischia ad oggi di essere una cattedrale nel deserto. Lo avevamo detto sin dal primo momento: la nuova viabilità, compreso l’asse suburbano, doveva arrivare prima del ponte. Così non è stato, ma il tempo delle attese sostenute da annunci vuoti,deve finire“.