
Alessandro Natali
Lucca, 4 febbraio 2019 - Non ce l'ha fatta Alessandro Natali, 59 anni, titolare del Bar Tre Cancelli sulla via Per Camaiore, sposato e padre di due figli. Il malore che l’ha colpito in piscina all’Acquacalda ieri a Siena, mentre partecipava a una gara di amatori, 1.500 metri stile libero, è stato fatale per lui. Nonostante la prontezza di riflessi dei due giovani bagnini, che si sono buttati in acqua perché lo hanno visto arrancare, lo hanno tirato su, fatto la respirazione bocca a bocca, azionato il defibrillatore e chiamato i soccorsi. Alessandro Natali è morto al Policlinico Le Scotte per arresto cardiaco, in serata la moglie avrebbe dato l’autorizzazione per l’espianto di organi.
Una domenica di passione sportiva si è trasformata così in un dramma. E’ accaduto tutto in fretta, attorno alle 15,30 alla piscina senese davanti alla gente e agli atleti che assistevano alla competizione. «Era in corso una gara del circuito regionale – racconta uno dei responsabili della Uisp – i 1.500 metri stile libero. Ad un certo punto vedo due bagnini che si buttano in acqua. Si erano accorti che c’era un nuotatore che arrancava, che era in difficoltà. Lo hanno tirato subito fuori dall’acqua, lo hanno soccorso, hanno usato anche il defibrillatore. C’era il medico che coordinava l’intervento. Poi è arrivata l’ambulanza della Misericordia e ha portato l’uomo al Policlinico. La gara ovviamente è stata annullata».
Fin qui il racconto dalla piscina. Una volta che i volontari della Misericordia di Torrenieri hanno lasciato Alessandro Natali al pronto soccorso del Policlinico, è iniziata un’altra corsa per tentare di salvargli la vita. Ma è stato inutile, il suo cuore aveva già ceduto. Natali era un volto notissimo in città. Occhi elettrici, sorrisone sempre inforcato sulle labbra. E la battuta fulminante di chi oltre a far andare i muscoli, sa come far guizzare il cervello. Avrebbe compiuto sessant’anni il 19 settembre. Un traguardo, l’ennesimo dopo quelli tagliati nella vasche di mezza Toscana dove da decenni le sue spalle spaccavano l’acqua gareggiando in tornei regionali col Circolo Nuoto Lucca dove era impegnato con la squadra Master. Ma a quel traguardo non ci è mai arrivato.
A tradirlo ieri è stato un arresto cardiaco proprio mentre si trovava in vasca. Da anni aveva rilevato il Bar Tre Cancelli, lungo la via per Camaiore. Un porto fermo per lui che, bracciata dopo bracciata, aveva solcato chilometri d’acqua. E lì stava in prima linea a servire in sala i clienti all’ora di pranzo. Tanto che quell’omone atletico col piatto fisso in mano, lo strofinaccio nell’altra e la gentilezza di chi è nato per star con gli altri, lo avevano imparato a conoscere tutti. La sua morte è arrivata come un fulmine a ciel sereno al Circolo Nuoto e al suo bar. «Siamo senza parole» si è limitato a commentare il presidente del Circolo, Pietro Casali. Alessandro lascia la moglie Monica e due figli. La famiglia ieri arrivata all’ospedale Le Scotte di Siena ha deciso di lasciare l’ultimo regalo come Alessandro avrebbe voluto: donare gli organi.