Successo per la straordinaria performance nella chiesa di San Pietro Somaldi l’organista e direttore d’orchestra inglese Richard Pearce (nella foto) ha sfruttato mirabilmente l’impianto fonico dell’importante organo Cacioli, suonato e pure ‘firmato’ dal giovane Puccini. Che non doveva essere poi ‘malaccio’ se nel 1875 ebbe il Primo Premio per la classe d’organo all’Istituto Musicale Pacini (ora Conservatorio Luigi Boccherini). Il programma di Pearce, fra l’altro organista della Royal Albert Hall di Londra, è estroso solo apparentemente. Infatti a brani giovanili di Giacomo Puccini si sono alternati quelli di compositori inglesi. Ma il carattere gioioso e galante delle composizioni pucciniane, in cui fa talvolta capolino il suo malinconico melodizzare, entrambi imparentati strettamente con quelli della lunga tradizione britannica. Del grande lucchese abbiamo sentito una Marcia in sol maggiore, tre Versetti, due Sonate (in la maggiore e sol maggiore), scritti presumibilmente per il suo allievo Carlo Della Nina tra il 1875 ed il 1878.
Come i suoi avi, Puccini avrebbe dovuto ereditare la carica di organista della Cattedrale di S.Martino, ma, negli anni 1870-80 esercitò sistematicamente nella Chiesa di S.Girolamo. I brani presentati da Peirce risentono sia del clima galante di suo nonno Domenico (1772-1815), sia della tradizione operistica che aveva contagiato anche quella liturgica dell’’800.
Il concerto, organizzato dall’Associazione Club La Bohème di Lucca, si è chiuso con il Salve Regina del 1883 su testo di Antonio Ghislanzoni, brano poi ripreso nella Preghiera di Anna de Le villi, che imposero Puccini all’attenzione dell’élite musicale milanese, e dell’editore Giulio Ricordi in particolare. Richard Pearce ha accompagnato il soprano Silvana Froli, applaudita a lungo.