Appena spente le luci del Summer è tempo di bilanci, ma è anche il momento di pensare al futuro. Ma Mimmo D’Alessandro è già da tempo al lavoro per la prossima edizione.
Partiamo dal gran finale con Robbie Williams: ampio servizio del Tg1, ripostato anche dal sindaco, con “Lucca ancora sotto i riflettori nazionali“...
"Robbie Williams (nella foto in cortile Carrara prima dello show) voleva assolutamente suonare sotto le Mura ed è rimasto contentissimo, tanto da raccontare dal palco molte cose della sua vita che non si erano mai ascoltate prima".
Ma tutti gli artisti sono entusiasti di venire qui, lo conferma?
"Certamente! Da tutti solo grandi sorrisi e tanti ringraziamenti e complimenti per la location, la città, il pubblico, l’accoglienza, i camerini. Damon Albarn dei Blur non se ne voleva più andare dal suo camerino, lo abbiamo quasi trascinato fuori... Persino Bob Dylan, quest’anno, ha parlato con noi, sorridente e tranquillo, lui che quasi mai rivolge la parola a qualcuno. Tutto questo gratifica il nostro lavoro".
Il bilancio è positivo anche per i numeri, con 140mila biglietti venduti. Soddisfatto?
"Non ho ancora le cifre precise, ma sono mollto soddisfatto. Questa edizione è stata una delle migliori di sempre, bellissima sotto tutti i punti di vista: per gli artisti, ma anche per come abbiamo lavorato. È stato un anno magico, un’edizione che sarà molto difficile dimenticare".
Ha un episodio particolare o curioso, da raccontare?
"Non uno in particolare... In realtà ogni sera c’era qualcosa che mi stupiva, ma era così anche il giorno dopo e così via",
Felice delle scelte musicali?
"Sono molto contento delle scelte che abbiamo fatto, a 360 gradi, importanti e belle. Sono rimasto molto affascinato dagli OneRepublic e mi è piaciuto molto Diodato, che non avevo mai visto suonare dal vivo. Ma tutti i concerti sono stati secondo me bellissimi".
Si può ancora migliorare?
"Sicuramente. Ogni sera annoto tutto quello che non va per fare in modo di migliorare logistica e organizzazione. Quest’anno per esempio abbiamo velocizzato le operazioni di smontaggio del palco in piazza Napoleone. Volevamo uscire dalla piazza prima possibile per creare meno disturbo, per far capire quanto ci teniamo alla città, come dovrebbero fare tutti".
E qualitativamente, invece? Qualche anticipazione 2024?
"Non è facile, sia per quello che abbiamo già fatto e sia per la concorrenza agguerrita, ma ce la faremo. Abbiamo le idee molto chiare e a breve saremo in grado di fare un annuncio. Ma preferisco prima incontrare il sindaco per mettere nero su bianco le cose da sistemare e lo faremo a settembre".
Il sindaco e la sua giunta sono stati molto presenti quest’anno. Non è un buon segno?
"Certo. Quella che ho chiamato “giunta rock“ ha dimostrato di esserlo. Io la mia parte l’ho fatta, ora tocca a loro. Contano i fatti. Sulle ali dell’entusiasmo tutti spendono parole, poi spesso tutto si raffredda. In ogni caso, sono fiducioso".
Dopo Marcus Miller (il 24 ottobre al Giglio) ci saranno altri concerti invernali?
"Miller sarà una prova. C’è l’idea di far rinascere il Winter Festival con una formula nuova, per dare continuità alla musica dal vivo per tutto l’anno. Anche di questo si dovrà parlare".
Paolo Ceragioli