Summer Festival da record. In 12 mila in piazza Napoleone per Morello e Smashing Pumpkins

Ennesimo super sold out ieri sera per una notte all’insegna della grande muscia rock internazionale. Presenti fan provenienti da tutta Italia e molti anche dall’estero, tutti in fila in città fin dal mattino .

Summer Festival da record. In 12 mila in piazza Napoleone per Morello e Smashing Pumpkins

Summer Festival da record. In 12 mila in piazza Napoleone per Morello e Smashing Pumpkins

Prima, i numeri: erano in dodicimila, ieri sera, in piazza Napoleone, per il doppio show prima di Tom Morello e poi degli Smashing Pumpkins, nella loro unica data italiana. Gente da tutta Italia e anche dall’estero, che già dal mattino ha iniziato ad aggirarsi in città in attesa della serata. E che serata. Chiamiamola “Il rock e le sue mille facce“: quello classico, anche se estremamente moderno, di Tom Morello e quello rivisto in chiave onirica e visionaria degli Smashing Pumpkins.

Ha iniziato le danze (e non si fa per dire, visto che il grande rock non fa ballare, fa volare) Tom Morello, dall’alto della sua militanza nei Rage Against the Machine, negli Audioslave e, per una parte di un tour mondiale, nella E Street Band di Bruce Springsteen. E di una carriera solista solida, coerente, militante. Un duro set di un’ora iniziato con “Bella Ciao“ e poi seguito da “Soldier in the army of love“, che cita tutti i gruppi sopra menzionati (“Killing in the name“, “Like a stone“, “The ghost of Tom Joad“) e che si è chiuso con “Power to the people“ di John Lennon, tra assoli travolgenti e tanta grinta da vendere.

Seconda faccia della serata, gli Smashing Pumpkins, attesissimi al ritorno in Italia e in scena dopo la loro ultima opera monumentale “Atum“, il cui tema strumentale introduce il set, aperto da “The everlasting gaze“. Solo una cover, “Zoo station“ degli U2 in versione “acida“, poi le più grandi hit, da “Tonight, tonight“ e “Ava Adore“, “1979“ e “Zero“, con un’alternanza di suoni duri e morbidi che la voce di Billy Corgan riesce a dominare con grande padronanza. Così come la scena, dove fa il suo anche James Iha con la sua chitarra, mentre Jimmy Chamberlin picchia forte la sua batteria, insieme allo spettacolo della band allargata. I fan rispondono cantando e ballando, urlando e anche commuovendosi.

La band di Chicago è stata un mito dell’alternative rock tra gli ’80 e i ’90, mantenendo comunque la propria indipendenza: prova ne sia un album come “Atum“, fatto di tre cd, un’opera in tre atti assolutamente anti-commerciale. Una ottima performance che ha esaltato i fan e che ha chiuso nel migliore dei modi la prima parte di questo Summer dei record.

In mattinata, gli Smashing avevano pranzato all’Oste di Lucca in via Cenami, apprezzando molto la tipica cucina lucchese.

Paolo Ceragioli