Lucca, 20 febbraio 2017 - Suor Candida Bellotti ha spento 110 candeline. Le suore Ministre degli infermi di San Camillo, oggi hanno festeggiato la religiosa, ricordando contemporaneamente i 150 dalla morte della fondatrice, la beata Maria Domenica Brun Barbantini. Accanto a suor Candida saranno presenti le consorelle e la superiora provinciale suor Giuliana Fracasso, oltre al vescovo di Lucca Italo Castellani, mentre dal Vaticano è arrivata la benedizione scritta da Papa Francesco: «Alla reverenda suor Candida Bellotti, sorella Ministra degli Infermi, che con animo grato a Dio festeggia il suo centodecimo compleanno, il Santo Padre Papa Francesco, spiritualmente partecipe alla comune gioia per la fausta ricorrenza, rivolge vive felicitazioni e fervidi auguri», si legge nella benedizione apostolica giunta dal Vaticano.
Di origini venete, suor Candida appartiene alla congregazione delle Ministre degli infermi di San Camillo de Lellis. «Amare, amare e ancora amare. Con gioia!»: questo il consiglio che rivolge a tutti, specie alle nuove generazioni. A cui indirizza un invito particolare: «Abbiate fiducia nel futuro, e impegnatevi al massimo per realizzare i vostri desideri».
Dieci i pontefici che si sono succeduti durante la vita di suor Candida, fino a Papa Francesco, che ha avuto il privilegio di incontrare nel 2014 a Roma, in occasione del suo 107esimo compleanno, partecipando alla messa celebrata nella Domus Santa Marta e ricevendo la sua benedizione.
Nata a Quinzano (Verona) il 20 febbraio del 1907, suor Candida da più di 80 anni si è consacrata alla spiritualità di San Camillo de Lellis, patrono degli ammalati, degli infermieri e dei luoghi di cura. Entrata a far parte nel 1931 della Congregazione delle Ministre degli Infermi di San Camillo, ha prestato la sua opera come infermiera professionale in diverse città d'Italia.
Nel 2000, all'età di 93 anni, è stata trasferita nella casa madre di Lucca. Lucida e dinamica, dal mattino alla sera segue pienamente la vita della comunità: partecipa agli atti comuni e alle celebrazioni eucaristiche, e non fa mancare il suo contributo gioioso, impressionando tutti per la sua vivacità fisica e mentale, oltre che per la sua prontezza di spirito.