Via libera dell’assemblea: parte il Piano di Sviluppo Rurale d’Area da un milione di euro. Il Consiglio di amministrazione del Gal e la successiva assemblea dei soci ha dato ufficialmente il via al processo di elaborazione del Piano di Sviluppo Rurale d’Area.
Importante novità rispetto alla precedente programmazione è l’affidamento ai Gal della gestione dei fondi Feasr (Fondo europeo per lo sviluppo rurale) destinati alla Strategia nazionale aree interne. Ai soci è stato presentato il cronoprogramma delle azioni da svolgere: una su tutti la serie di incontri di concertazione con la cabina di regia dell’area Garfagnana, Lunigiana, Mediavalle del Serchio e Appennino pistoiese, incontri aperti alla cittadinanza e imprese.
Il risultato di questo grande lavoro di sintesi dei vari territori sarà presentato alla Regione entro il 31 gennaio 2025. "L’assegnazione di un fondo da un milione di euro rappresenta la conferma della fiducia e del riconoscimento del ruolo e del lavoro che il Gal Montagnappennino e gli altri Gal toscani hanno svolto fino ad oggi - commenta la presidente Marina Lauri - , voglio ringraziare la Regione e la vicepresidente Stefania Saccardi per la fiducia e il riconoscimento del valore aggiunto che i Gal sono in grado di portare sul nostro territorio".
Un rapporto di fiducia di collaborazione attivo anche a livello locale da tutte le Unioni dei Comuni che ricadono sotto l’area Snai. Nella nuova programmazione 2022/2027 infatti la Regione ha scelto di assegnare ai Gal toscani la gestione delle risorse del fondo Feasr riconoscendo non solo la capacità di gestire programmazioni e fondi comunitari, ma soprattutto quella di sviluppare una visione integrata fra le varie programmazioni in maniera tale da portare valore aggiunto ai progetti sostenuti con gli attuali fondi Snai e le altre linee di aiuto.
"Mentre l’Europa con la programmazione leader fin dal 1991 ha portato l’attenzione sulle aree fragili solo con la Snai 2014-2022 si è iniziato a livello nazionale a cercare risposte specifiche per i territori marginalizzati - spiega il direttore del Gal Montagnappennino, Stefano Stranieri - , si è riconosciuto per la prima volta a livello nazionale che queste aree avevano bisogno di strumenti e risposte specifiche con programmazioni locali nelle politiche sanitarie, trasporti, istruzione e di supporto alle imprese di tutti i settori economici".
Marco Nicoli