Taglio boschi. Una politica più oculata

L'incontro a Barga ha messo a fuoco l'importanza dell'ecosistema forestale e ha sollevato il tema del bosco di uso civico. Gli esperti hanno discusso del rapporto tra la comunità e il bosco, in attesa della prossima assemblea dell'Asbuc.

Organizzato dal gruppo Custodi degli alberi e del suolo si è svolto domenica sera a Barga, presso la Sala Colombo, un incontro sul valore e sull’utilizzo dei boschi. Vi hanno preso parte una trentina di persone presenti. Grazie agli esperti intervenuti - Cinzia Lenzarini, agronoma forestale e Jacopo Simonetta, laureato in scienze naturali -, moderati da Maria Elena Bertoli e alle domande e considerazioni dei presenti, si è messa a fuoco l’importanza generale dell’ecosistema forestale affrontando anche il tema peculiare del bosco di uso civico che caratterizza la storia sociale ed economica di Barga. Proprio Maria Elena Bertoli, per i Custodi, ha lanciato un po’ l’interrogativo della serata: "Le grandi faggete che ricoprono la montagna a partire sono il frutto del sostanziale abbandono della montagna avvenuto negli ultimi 70-80 anni: i faggi, non più oggetto di interesse per fare legna e carbone, sono ricresciuti e il bosco è diventato di alto fusto. Come riallacciare oggi un nuovo rapporto fra la comunità e il bosco che metta in equilibrio i due aspetti di uso da parte dell’uomo e di conservazione del patrimonio boschivo?" Secondo la Bertoli l’incontro ha ridestato il dibattito sul tema del bosco di uso civico. Il tutto in attesa della prossima assemblea ordinaria dell’Asbuc indetta sulla base di una richiesta supportata dalla firma di cento residenti.