
“Tambellini, mi scuso“. L’ex consigliere Bindocci l’aveva paragonato a Bolsonaro e Putin
Aveva paragonato l’allora sindaco Alessandro Tambellini a Bolsonaro e Putin, sbeffeggiandolo con un post su Facebook, con toni che il primo cittadino non aveva certo gradito. Era il 18 marzo 2022 e il protagonista dell’infelice uscita, l’allora consigliere comunale del Movimento 5 stelle Massimiliano Bindocci, venne subito querelato per diffamazione da Tambellini, assistito dall’avvocato Carlo di Bugno.
La vicenda è finalmente approdata ieri davanti al giudice Nerucci, ma si è risolta in anticipo con il ritiro della querela stessa, a fronte di un accordo tra le parti: un risarcimento simbolico di 1000 euro e una lettera di scuse a Tambellini firmata dallo stesso Bindocci.
"Il 18 marzo 2022, nel corso dello svolgimento della campagna elettorale per il rinnovo del consiglio comunale di Lucca, – si legge nella lettera di scuse di Massimiliano Bindocci – il sottoscritto, al tempo consigliere del movimento politico 5 stelle, ha pubblicato sulla propria pagina Facebook il seguente post riferito all’allora sindaco Alessandro Tambellini: ”taglia gli alberi come Bolsonaro. Rispetta il dissenso come Putin. Chi è? Il Professore Putin Bolsonaro Tambellini....”".
"L’affermazione aveva ad oggetto le politiche del Comune di Lucca circa il progetto “Quartieri Social”, in esecuzione del quale erano stati tagliati alcuni alberi, e proposto il livellamento di un manto erboso rialzato detto “Montagnola” (ecco spiegato il paragone con Bolsonaro), e alle iniziative legali intraprese dal Sindaco a seguito di gravi accuse di reato divulgate sui giornali dagli attivisti del “Comitato Per San Concordio” (ecco spiegato il paragone con Putin)".
"Ciò premesso – prosegue Bindocci – riconosco che: 1) Le mie affermazioni erano destituite di fondamento e suggerite dall’animosità tipica della campagna elettorale. 2) Alessandro Tambellini e le sue politiche hanno sempre rispettato l’Ambiente; il taglio di alcuni alberi e il livellamento della “Montagnola” di San Concordio non rappresentavano certo iniziative amministrative preoccupanti o deleterie. La contestazione sollevata a mezzo del paragone con Bolsonaro è da ritenersi il frutto di una non sufficiente meditazione delle iniziative amministrative intraprese dal sindaco: il paragone è dunque sgarbato e irrazionale"
"Punto 3) Alessandro Tambellini è persona di umanità e cultura liberale – conclude la lettera di Bindocci – : le iniziative intraprese contro il Comitato di San Concordio, a seguito delle gravi accuse di reato da quest’ultimo divulgate sui giornali, sono da considerarsi lecite e dovute, in quanto tese a salvaguardare la reputazione delle persone e l’onorabilità dell’Istituzione al tempo rappresentata, nel perimetro delle regole di una democrazia liberale. Il paragone tra il sindaco e Vladimir Putin è pertanto da considerarsi sgradevole e infondato. In ragione di quanto sopra mi scuso con Alessandro Tambellini per quanto affermato nel post su Facebook".
P.Pac.