Tar, primo round al “Boccherini“. Nel mirino i contributi pucciniani negati

I giudici accolgono la richiesta del Conservatorio e intanto stoppano i fondi del Comitato per il centenario

Tar, primo round al “Boccherini“. Nel mirino i contributi pucciniani negati

Il direttore GianPaolo Mazzoli, la presidente Maria Talarico e l’assessore Mia Pisano alla presentazione del primo concorso internazionale di canto “Premio Giacomo Puccini” al “Boccherini“

Stop ai contributi per i luoghi pucciniani stanziati dal Comitato per le celebrazioni per il centenario del Maestro: ecco il clamoroso epilogo, sia pure per il momento in via cautelare, del ricorso intentato al Tar della Toscana dall’Istituto Superiore Musicale Boccherini, dopo essere stato escluso da ogni contribuzione e a cui per lungo tempo non è stata nemmeno comunicato l’esito della domanda di finanziamento. La prima sezione del Tar della Toscana ha assegnato il primo round della causa legale al Conservatorio che nei mesi scorsi aveva reso pubblica la vicenda.

Come si ricorderà, nell’ambito del bando sui luoghi pucciniani, lo storico istituto aveva presentato un progetto di restauro di due sale di palazzo Lippi, dove si voleva creare un’esposizione che raccontasse e valorizzasse la figura di Puccini, visto che il Conservatorio è dotato di un importante fondo pucciniano attualmente non fruito. Ma di quella proposta, a gennaio di quest’anno, ovvero sette mesi dopo che le scelte sui fondi a disposizione erano state compiute, il Boccherini non sapeva ancora nulla.

"Non sappiamo se sono stati visionati, se sono stati valutati privi di interesse, che è pienamente legittimo, ma vorremmo avere delle notizie a riguardo – spiegò all’epoca la presidente Maria Talarico - abbiamo visionato tutti i verbali, riportati sul sito del comitato: in essi non è scritto niente riguardo all’esame o meno dei nostri progetti presentati nei bandi. Noi in quanto amministrazione pubblica abbiamo il diritto e il dovere di gestire i rapporti con i terzi con la massima trasparenza amministrativa".

La scelta è stata dunque quella dei ricorso al Tar, sia avverso il Comitato per le celebrazioni pucciniane, sia, per un problema procedurale, nei confronti del Comune di Bagni di Lucca (che fa parte del Comitato stesso al pari di molti altri e che non ha opposto resistenza ma che ha ovviamente avuto notizia della sentenza) per l’annullamento del verbale della riunione tenutasi il 31 maggio 2023. In quella riunione arrivò il via libera ai lavori svolti dalla commissione giudicatrice per il bando di tutela dei luoghi pucciniani che mirava a finanziare il restauro o il recupero degli edifici storici che hanno a che fare con la memoria del Maestro. In quella riunione, si stanziò una prima tranche di finanziamento per circa 616mila euro, assegnati, come si legge nel verbale, in mezzo a un clima davvero elettrico. "Quello che oggi siamo chiamati ad approvare – dichiarò, tra gli altri, Patrizia Mavilla della Fondazione Simonetta Puccini – è il frutto di considerazioni arbitrarie che non tengono conto di una valutazione collegiale né della procedura che prevede l’applicazione di criteri approvati e pubblicati nel bando dallo stesso comitato". I contributi furono comunque assegnati, ma al Conservatorio per mesi non è stata data la possibilità di comprendere i motivi della bocciatura e nemmeno la notifica della stessa.

Così, al Tar sono apparse "significative le criticità denunciate dal Conservatorio Boccherini a carico della procedure seguita dal Comitato" e ha sospeso, in via cautelare, ulteriori erogazioni sul tema da parte del Comitato "onde mantenere per quanto possibile intatta la chance rivendicata dalla parte ricorrente in relazione agli importi di cui il Comitato resistente dispone". Peraltro il Comitato, in via cautelativa, aveva già deciso di congelare una somma analoga in vista del contenzioso. Il Tar si è riservato di entrare nel merito nell’udienza del 28 novembre.

Fabrizio Vincenti