
L’assessore al bilancio Moreno Bruni spiega nei dettagli le motivazioni degli aumenti per la Taric
E’ iniziato ieri mattina nella commissione congiunta Politiche di bilancio e sviluppo economico del territorio con la commissione di Indirizzo e controllo sugli enti, aziende e istituzioni partecipate l’iter che porterà all’approvazione delle tariffe della Taric per il 2025. La Taric è determinata dal Piano economico e finanziario (Pef) che comprende tutti i costi sostenuti da Sistema Ambiente per erogare i servizi legati alla gestione dei rifiuti e all’igiene urbana ed è elaborato sulla base di parametri stabiliti da Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente), che non possono essere disattesi dai Comuni.
Mentre i due Pef approvati negli anni 2022 e 2023 si basavano sui costi sostenuti nell’anno 2020, quindi in pieno periodo Covid, generando tariffe più basse, il Pef dello scorso anno e quello di quest’anno si devono basare per legge sui costi sostenuti dal gestore nel 2022, tenendo conto dell’aggiornamento ISTAT e dell’inflazione, che sono risultati notevolmente più alti. In questo modo il Pef di quest’anno era inizialmente di 23.601.000 euro circa.
L’amministrazione comunale e Sistema Ambiente hanno lavorato per mitigare quanto più possibile l’incremento della tariffa, utilizzando da una parte 124mila euro messi a disposizione dal Miur e dall’altra 348mila euro di ‘tesoretto’ ottenuto dall’attività di recupero dell’evasione: in particolare si tratta di utenze prima sconosciute a Sistema Ambiente e che, individuate, hanno prodotto una aumento di introiti per quest’anno ma anche nella prospettiva dei prossimi anni. Attraverso questa doppia operazione il Pef è sceso a 23.128.000 euro circa e dunque l’aumento medio della Taric è stato anch’esso notevolmente contenuto rispetto a quanto previsto da Arera, arrivando a una media del 2,5% per le unità domestiche e del 4% per le unità non domestiche.
“L’amministrazione comunale – hanno dichiarato gli assessori al bilancio Moreno Bruni e all’ambiente Cristina Consani – ha lavorato di concerto con Sistema Ambiente per ridurre al massimo gli aumenti previsti per la tariffa, ponendo in modo particolare attenzione alle famiglie e ai nuclei familiari più numerosi. Purtroppo il Comune in questo ambito ha le mani legate, poiché è necessario attenersi a tutta una serie di parametri rigidi e fissati per legge da Arera. Siamo comunque soddisfatti del risultato ottenuto: la nostra città continua ad avere una tariffa che è bene al di sotto della media regionale che è di 373 euro e al contempo è in Toscana la più virtuosa per la raccolta differenziata, che si attesta all’81,80%.