Tariffa rifiuti, freno all’evasione “In 18 mesi recuperati 6 milioni“

La presidente Sandra Bianchi: “Stanate anche 400 utenze fantasma, partiti altri 1.460 avvisi di accertamento“

Tariffa rifiuti, freno all’evasione “In 18 mesi recuperati 6 milioni“

Un momento della conferenza stampa di ieri in comune con il sindaco Pardini e la presidente Sandra Bianchi

Per anni i crediti insoluti – ovvero il monte di bollette non riscosse – di Sistema Ambiente sono rimasti tali, anzi in progressivo crescendo, fino a formare un cumulo di oltre 26milioni di euro assenti dalle casse della partecipata. Il trend si inverte. Dati alla mano, quelli illustrati ieri in conferenza stampa dalla presidente Sandra Bianchi, con il sindaco Mario Pardini e l’assessore alle finanze Moreno Bruni, da gennaio 2023 a giugno 2024, quindi in un anno e mezzo, sono stati recuperati 6.2 milioni di euro, di cui 2.7 milioni soltanto tra gennaio e luglio 2024. Altri 7 milioni, si tratta di tributi ancor più datati (prima del 2013) sono nelle mani di Equitalia che ne darà risposta nel 2030. In più sono state riportate alla luce 400 utenze fantasma che hanno già restituito 160mila euro e altri 1.460 accertamenti sono stati inviati.

“Questo risultato straordinario – sottolinea il presidente di Sistema Ambiente, Sandra Bianchi – conferma l’azione che il nostro cda ha portato avanti con determinazione fin dal suo insediamento. Ci preme rimarcare un dato su tuttiquando siamo entrati come cda, ottobre 2022, il totale degli insoluti al 31/12/2022 era di 20.085.714. Al 31/12/2023 quindi ad un anno dal nostro ingresso 15.020.344. Al 31 luglio 2024 13.894.815. Abbiamo fatto rientrare nelle casse della società in un anno e mezzo oltre 6 milioni di euro. Questi sono fatti concreti che dimostrano il grande cambio di passo che abbiamo impresso dando priorità al lavoro di recupero dei crediti per garantire anche una equità tra i contribuenti frenando un trend che rischiava di far assorbire a chi regolarmente pagava la tariffa anche la quota delle utenze che non venivano riscosse. Stanare gli evasori è fondamentale perché chi non paga aumenta i costi di chi paga e perché chi non paga la Taric è spesso responsabile degli abbandoni, di ingombranti e non solo. E’ inaccettabile che una maggioranza che si comporta bene e rispetta le regole sia vessata da una minoranza che sporca e scarica i costi sulla collettività, senza dimenticare che chi non è in regola coi pagamenti è spesso anche il primo ad abbandonare in modo scorretto e illegale i rifiuti“.

Ecco come sono stati “convinti“ i morosi. Tre le azioni messe in campo il nuovo Cda di Sistema Ambiente ha infatti adottato lo strumento dell’avviso di accertamento – mai messo in campo prima – che in pratica è l’anticamera del pignoramento. Inoltre, come ha spiegato Bianchi, per le utenze non domestiche le classiche due bollette annuali sono state frazionate in quattro a cadenza trimestrale quindi con importi più piccoli e avvisi di prossima scadenza decisamente più ricorrenti. Infine è stato messo a punto il sistema di incrocio dei dati tra anagrafica e Suap e catasto.

“Determinante è stata l’emissione dei solleciti emessi appena a tre mesi dalla scadenza – sottolinea la presidente Bianchi –, passaggio che ha concorso alla riduzione della percentuale di recupero che cala decisamente: era 9.14% fino al 2022, adesso si è attestata all’8.45% che su volumi finanziari come quelli di Sistema Ambiente hanno un impatto rilevante sul bilancio, pari a 1.2 milioni di euro. Migliora il trend di recupero degli insoluti anche nel 2023, che scende dal 22% del dato al 31 dicembre al 16.51% dopo questi sette mesi, con un recupero di 1.4milioni di euro. Questo anche per le fatture domestiche 2024: quelle scadute lo scorso maggio hanno registrato, al 31 luglio, il dato del 17.88% un ulteriore, importante “più“ nelle entrate della tariffa“.

Laura Sartini