FABRIZIO VINCENTI
Cronaca

"Hanno suonato alla porta di casa, poi sono tornati per sfondarla"

Parla la donna che ha avvistato la polizia e fatto arrestare i tre ladri

Polizia in azione (foto Fornasari)

Lucca, 21 marzo 2016 - Il coraggio e la lucidità di una donna, la professionalità e il tempismo della Polizia di Stato: stavolta ai tre nomadi di origine sinti arrestati a San Concordio sabato sera è andata davvero male. Per quanto, con i tempi che corrono, non ci sarebbe da stupirsi di rivederli a breve in libertà. Ma almeno in via Valdrighi, vicino al cavalcavia di viale Europa, il tentativo di furto in una villetta è andato a vuoto. A distanza di ventiquattr’ore, dopo una notte inevitabilmente insonne, è la stessa proprietaria dell’abitazione a raccontare com’è andata e come da quelle parti, complice la totale assenza di illuminazione pubblica, il pericolo è costante.

Non a caso anche a dicembre la stessa abitazione rischiò un altro furto, in quella circostanza sventato dalle urla dei vicini. Stavolta lo spavento è stato persino peggiore, perché la proprietaria era in casa. «E’ una zona maledetta – racconta la signora – spessissimo si vedono facce poco raccomandabili da queste parti, sono frequenti le volte che viene suonato il campanello e chiedono se in casa abitano persone dai nomi più diversi». Un chiaro tentativo di verificare se gli abitanti sono in casa. Sabato sera qualcosa, per un caso, è andato storto.

«Ho sentito suonare il campanello – racconta – ma ero a riposare e non mi sono alzata per rispondere: dalla finestra ho visto un uomo che si allontanava, dopo poco è tornato con un altro e ho iniziato a sentire dei rumori da basso. Mi sono spaventata, ma ho cercato di rimanere calma e ho chiamato immediatamente il 113, dove l’operatrice, bravissima, ha cercato di tranquillizzarmi e mi ha spiegato che una pattuglia era in zona e che a breve avrei sentito la sirena. I rumori continuavano e io ho pensato che alla peggio mi sarei chiusa in una stanza a chiave». Poi, finalmente, il campanello ha suonato di nuovo: erano i poliziotti che avvertivano che poco distante avevano fermato tre individui. L’incubo era finito.

«Non ho visto i ladri né durante il tentativo né li ho voluti vedere dopo – conclude – devo solo ringraziare gli agenti, che sono stati splendidi, anche nel modo in cui hanno gestito la situazione. Sono scossa e non ho dormito stanotte, spero di superare il momento, ma sono avventure davvero brutte e la sensazione è che non siamo davvero al sicuro».