LAURA SARTINI
Cronaca

Torna l’antico Castruccino. Coniati 400 esemplari della moneta di Lucca

L’iniziativa si svolge in occasione dei 700 anni dalla battaglia di Altopascio ed è stata presentata ieri a Villa Bottini dall’assessore Mia Pisano, il consigliere Del Barga, Colombini e Puccetti per la Fondazione Zecca .

Edoardo Puccetti (direttore del Collegio dei Monetieri)

Edoardo Puccetti (direttore del Collegio dei Monetieri)

A coniarla fu lui, l’indimenticato magister monetae e fondatore dell’Antica Zecca di Lucca, Giuliano Marchetti. E oggi “Il Castruccino“ di Lucca sarà di nuovo riprodotta in 99 esemplari in oro e 299 in argento, con regolare certificato. L’occasione è quella della ricorrenza del 700esimo anniversario della Battaglia di Altopascio che la Fondazione Antica Zecca di Lucca, con il suo presidente Alessandro Colombini e con Edoardo Puccetti (direttore del Collegio dei Monetieri), ha voluto in questo modo sottolineare e omaggiare. A presentare l’iniziativa ieri a Villa Bottini c’erano anche l’assessore alla cultura Mia Pisano e Lorenzo Del Barga, consigliere incaricato alle tradizioni storiche.

“Oggi, settecento anni dopo, il castruccino riprende vita nella ricostruzione filologica fedele – hanno dichiarato Coombini e Puccetti – realizzata dagli artisti incisori del Collegio dei Monetieri utilizzando l’oro e l’argento, i due metalli più preziosi, e basandosi su esemplari originali esposti nel Museo della Fondazione Antica Zecca di Lucca. Due coniazioni commemorative a tiratura limitata impreziosite da una placca metallica in bassorilievo che riproduce la gloriosa Lucca turrita e cinta di mura del XVI secolo, come appare nelle Croniche di Giovanni Sercambi“. Il Castruccino lucchese, di diametro intorno ai 15 millimetri e peso sugli 0.5 grammi, valeva un dodicesimo del grosso d’argento e rappresenta una moneta particolarissima e affascinante nella storia dell’officina monetaria di Lucca.

“E’ la moneta di un condottiero – approfondisce Colombini – che si spinse fino alle porte di Firenze dimostrando la sua supremazia militare. E poi non mancò di infliggere il più grande spregio ai fiorentini, quello di far battere il “Castruccino“ da loro stessi davanti alle Porte di Firenze. Un’umiliazione infinita. La storia di Lucca si lega a doppio filo con quella della moneta oggi nuovamente coniata per questa importante ricorrenza“. Una moneta simbolo fortemente identitario per la nostra città, e non a caso sarà proprio lei ad aprire le porte a eventi che ne ricorderanno proprio i passaggi cruciali attraverso le varie epoche.

“Questa è la prima di una lunga serie di iniziative che si svolgeranno all’interno del programma per le celebrazioni del 700° anniversario della Battaglia di Altopascio – hanno sottolineato infatti l’assessore Pisano e il consigliere Del Barga –. L’obiettivo dell’amministrazione è raccontare la figura di Castruccio Castracani sotto diversi punti di vista e il progetto de Il Castruccino ci consentirà di sviluppare ulteriori temi inerenti all’economia nel XIV secolo. L’iniziativa odierna è il frutto del proficuo rapporto tra il Comune di Lucca e la Fondazione dell’Antica Zecca volto a promuovere attività culturali nella nostra città”.

La moneta presenta l’immagine dell’imperatore Ottone fregiato di tutti i segni imperiali: lo scettro, la corona e il globo crucifero. Il commercio della lana e della seta di cui i lucchesi erano importanti attori dovette contribuire alla diffusione del castruccino di Lucca che nel 1330 si trova documentato anche nella vendita di un terreno a Barga. E oggi ritorna testimone regina della storia della nostra città.

Laura Sartini