Tpl, parte oggi la ‘rivoluzione‘. Ma non mancano le polemiche

Al via stamani la nuova organizzazione del trasporto pubblico locale, con più chilometri e nuove linee. La Fit Cisl però si concentra sul futuro della tratta extraurbana che collega Lucca a Pisa da Ripafratta.

E’ partita oggi la “rivoluzione“ del Trasporto pubblico locale, con il nuovo piano presentato nelle scorse settimane dall’amministrazione. Le ex linee Lam diventano Linee+, divise in 1+,2+ e 3+ e verrà introdotta la nuova 4. Aumentano anche i chilometri di copertura del servizio. Nonostante la novità che si pone l’obiettivo di migliorare il trasporto pubblico in città, non mancano le polemiche, sollevate da Fit Cisl Lucca. A far discutere è sopratutto il futuro della tratta extraurbana Lucca-Pisa via Ripafratta.

“Sebbene il Comune di Lucca abbia annunciato le modifiche con un’apparente entusiasmo, la realtà svela aspetti decisamente negativi per gli utenti e gli operatori del servizio - spiega Nicola Da San Martino, segretario Fit Cisl Lucca - . Questa decennale linea, tra le più frequentate da turisti e pendolari, sarà ora gestita da due autobus distinti con relativi autisti, anziché uno solo. L’operazione solleverà nuovi disagi per chiunque intenda spostarsi da Lucca a Pisa o viceversa, imponendo un cambio a Ripafratta e potenzialmente richiedendo l’acquisto di un doppio abbonamento tariffario”.

“La questione - sottolinea Da San Martino - diventa particolarmente critica per coloro che giornalmente percorrono il tragitto da Lucca a Pisa per poi spostarsi con ulteriori navette verso destinazioni come Cisanello. L’utente medio si troverà di fronte a un servizio frammentato e, in molti casi, a un aumento dei costi e delle complicazioni logistiche. Si evidenzia il fatto che sono state introdotte nuove corse urbane e suburbane su tratte già efficienti, con un apparente spreco di risorse e chilometri. Nel frattempo, la rivisitazione necessaria del piano navetta è stata trascurata, lasciando la sensazione di un mancato miglioramento del servizio”.

“È evidente - prosegue il segretario del sindacato - che gli interessi aziendali abbiano prevalso sui diritti dei cittadini a spostarsi agevolmente. Una decisione che, ancora una volta, sembra gravare sulle spalle dei contribuenti, costretti a subire le conseguenze di un cambiamento che non sembra portare alcun beneficio tangibile“.

“La frammentazione della linea extraurbana Lucca-Pisa via Ripafratta rappresenta un taglio netto che mette a dura prova la mobilità di chi dipende da questo servizio - conclude Da San Martino. L’auspicio è che le autorità competenti rivedano attentamente le conseguenze di queste scelte, cercando soluzioni che soddisfino le esigenze della collettività senza penalizzare i cittadini che si affidano al servizio di trasporto pubblico”.