Tragedia alla Kme. Muore un operaio rimasto incastrato in un macchinario

L’incidente nel reparto laminatoio: la vittima aveva cinquant’anni. Soccorsi tempestivi ma inutili, allertato anche l’elicottero Pegaso. L’azienda è leader nella produzione di elaborati in rame e leghe. .

Tragedia alla Kme. Muore un operaio rimasto incastrato in un macchinario

Tragedia alla Kme. Muore un operaio rimasto incastrato in un macchinario

Sgomento e disperazione per l’ennesima morte sul lavoro. In un tragico incidente alla Kme di Fornaci di Barga (LU) ieri pomeriggio ha perso la vita Nicola Corti. Cinquanta anni, nato e cresciuto a Barga da genitori dipendenti dell’ospedale, lascia la moglie e una figlia di 16 anni. Da una prima ricostruzione, l’uomo è rimasto schiacciato all’interno del reparto laminatoio della azienda specializzata in prodotti di rame, mentre stava operando a dei grandi rulli posti all’uscita dell’impianto di laminazione.

A dare l’allarme è stato un collega della vittima, ma quando sul posto è arrivata l’ambulanza, per Nicola non c’era più niente da fare e il medico non ha potuto far altro che constatarne il decesso. Sul posto anche i carabinieri e il personale tecnico della sicurezza sul lavoro dell’Asl per cercare di chiarire la dinamica dell’incidente. Corti era uno degli operai più esperti della fabbrica, dove lavorava in pianta stabile dagli anni Novanta. Il suo turno era iniziato alle 14 e si sarebbe dovuto concludere alle 22. La sua mansione era il controllo del grande macchinario all’interno del reparto di laminazione, dove si trovano i rulli che lo hanno stritolato e ucciso.

A rendersi conto della tragica situazione è stato un collega di reparto al rientro dalla pausa per la cena cena. Quando si è reso conto di quanto era successo, si è subito precipitato all’interno dell’area produttiva e ha cercato di trarre in salvo Nicola, ma il suo intervento è stato vano.

L’azienda nell’immediato ha preferito non commentare né rilasciare una nota ufficiale, stringendosi al dolore della famiglia, con la ferma volontà di ricostruire con la massima accuratezza la tragedia.

Immediata e durissima la reazione dei sindacati: "Una situazione che ancora una volta chiama al problema della sicurezza nei luoghi di lavoro – scrivono Fim, Fiom e Uilm – a farne le spese un lavoratore addetto al laminatoio. Il fatto ci colpisce con grande violenza e dolore, perché avviene in un’azienda dove tra i dipendenti diretti c’è una grande attenzione alla formazione e alla sicurezza, che però come dimostrano gli eventi, non è mai abbastanza. Nel manifestare il cordoglio alla famiglia e la solidarietà ai lavoratori, ci mettiamo a disposizione per tutto ciò che può essere utile. Come organizzazioni sindacali abbiamo fermato immediatamente le lavorazioni e proclamato lo sciopero che si protrarrà per le prossime 24 ore".

Purtroppo, già nelle scorse settimane si era verificato un altro incidente proprio allo stabilimento della Kme di Fornaci di Barga. Lo scorso marzo, infatti, era rimasto ferito Pietro Piccinini, di 72 anni, pensionato, lavora con contratto a chiamata per la cooperativa Fanin di Fornaci, azienda che fa parte dell’indotto della metallurgica.

L’uomo era caduto a terra per evitare un grosso pannello elettrico che stava cadendo da un camion, procurandosi un trauma cranico, un trauma alle costole e la frattura di un femore; riuscendo però ad evitare conseguenze ben peggiori.

Iacopo Nathan