Tragedia all’alba in cava Operaio di 55 anni muore al lavoro schiacciato da un blocco di marmo

La vittima è Ugo Antonio Orsi, di Gorfigliano. Aveva da poco iniziato la sua giornata lavorativa in una cava del bacino di Orto di Donna quando un grande masso lo ha travolto, non lasciandogli scampo.

Tragedia all’alba in cava  Operaio di 55 anni muore al lavoro  schiacciato da un blocco di marmo

Tragedia all’alba in cava Operaio di 55 anni muore al lavoro schiacciato da un blocco di marmo

Era appena iniziata l’attività lavorativa quando un tragico destino attendeva Ugo Antonio Orsi di Gorfigliano, 55 anni, che ieri mattina ha trovato la morte nella cava F del bacino marmifero di Orto di Donna, nel versante orientale delle Alpi Apuane, nel Comune di Minucciano. Lavorava nel settore da sei anni facendosi subito stimare per il suo attaccamento al lavoro e la professionalità velocemente acquisita. In precedenza aveva lavorato come operaio nel settore cartario. Uno di quei massi di marmo che lui conosceva bene, improvvisamente, forse senza che lui se ne sia reso conto, staccatosi dalla parete rocciosa, lo ha travolto, non lasciandogli scampo. I suoi compagni, distanti al momento della tragedia, una volta resosi conto si sono dati da fare e hanno provveduto a dare l’allarme, ma ben presto hanno compreso la gravità e anche i carabinieri, vigili del fuoco e soccorritori sanitari, non hanno potuto che constatare il decesso. Subito la notizia si è sparsa tra i lavoratori delle cave della zona garfagnina delle Apuane e l’attività lavorativa è stata interrotta, in segno di solidarietà e di grande tristezza per la scomparsa del collega.

Ugo Orsi lascia nel grande sconforto e dolore il figlio Giancarlo, anche lui lavoratore nel settore del marmo, le figlie Margherita e Jessica Elena, la compagna Simona, il fratello Clyde e tutti gli altri parenti e amici. La cava F, con una decina di operai, è gestita dalla società Bianco Royal spa di Carrara e da essa si estrae il marmo bargiglio e il venato. Dopo il sopralluogo dell’autorità giudiziaria e di polizia, il corpo dello sfortunato cavatore è stata recuperata dagli addetti dell’agenzia funebre Casotti e trasferita a Lucca, a disposizione della Procura di Lucca.

"Ugo era una persona molto conosciuta – ha commentato il consigliere comunale Francesco Pierotti- e la sua improvvisa scomparsa ha lasciato tutti noi nell’incredulità e nella tristezza. Non lo vedremo più in paese parlare serenamente con tutti, ancora pieno di vitalità e di forza fisica che gli permettevano di continuare ad esercitare una professione faticosa come è ancora quella in cava". Qualcuno sarà sorpreso che la tragedia sia avvenuta di sabato, ma per l’estrazione del marmo si cerca di utilizzare tutti i giorni lavorativi in relazione poi alle lunghe settimane invernali quando la zona è ricoperta dal ghiaccio e dalla neve. Intanto, di ora in ora, sta crescendo la solidarietà di tutti gli abitanti della zona intorno alla famiglia Orsi, affranta nel dolore.

Dino Magistrelli