REDAZIONE LUCCA

Trattori, la rivolta un anno dopo. Presidio e corteo al casello dell’A11

Ieri i mezzi schierati all’uscita di Migliarino, oggi il blocco stradale e il blitz a Viareggio con i pescatori

Il presidio degli agricoltori all’uscita del casello autostradale della Firenze-Mare a Migliarino Pisano che resta attivo in questi giorni

Il presidio degli agricoltori all’uscita del casello autostradale della Firenze-Mare a Migliarino Pisano che resta attivo in questi giorni

LUCCAAd un anno dalla marcia dei trattori su Roma torna la protesta degli agricoltori. Ieri una decina di trattori ha occupato simbolicamente l’area fuori dal casello autostradale della A11 a Migliarino Pisano nel comune di Vecchiano per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulle difficoltà del comparto agricolo e della pesca, chiedendo misure urgenti per fronteggiare la crisi. La protesta è promossa a livello nazionale da Coapi, Riscatto Agricolo e Agricoltori Italiani, proseguirà oggi con un corteo di trattori provenienti dalle province di Pisa e Lucca. I mezzi raggiungeranno il porto di Viareggio, dove agricoltori e pescatori si uniranno in una manifestazione congiunta. "Le nostre associazioni non ci ascoltano – spiega Marco Paganelli, responsabile del presidio – da 30 anni subiamo i loro disservizi. Siamo al limite della sopravvivenza e servono interventi immediati. Anche se alcune delle associazioni di categoria si stanno unendo alla protesta".

Gli agricoltori denunciano il crollo dei prezzi riconosciuti ai produttori, sproporzionato rispetto agli aumenti che gravano sui consumatori finali. Un esempio? "Un chilo di zucchine viene pagato a noi 1,20 euro, ma al supermercato arriva a costarne 4. È un sistema che schiaccia i produttori e specula sulle famiglie" aggiunge Paganelli. L’obiettivo della mobilitazione è ottenere il riconoscimento dello stato di crisi socioeconomica per il comparto agricolo e della pesca. Tra le richieste principali la moratoria sui debiti delle aziende agricole e pesca, il blocco delle importazioni sleali, l’introduzione di un prezzo minimo garantito per i prodotti agricoli e misure per affrontare le emergenze ambientali, come la siccità e l’invasione incontrollata di specie selvatiche che danneggiano i raccolti, più trasparenza sui ricarichi della grande distribuzione organizzata (Gdo), accusata di applicare margini eccessivi sui prodotti agricoli. "Dobbiamo far capire alla gente, che l’aumento dei costi in negozio non è dovuto a noi, ma a un sistema che ci paga sempre meno e ricarica sempre di più al dettaglio".

Enrico Mattia Del Punta